Nel secondo trimestre cassa integrazione in aumento in provincia di Varese
È al secondo posto per richiesta di ore dopo la città metropolitana. A livello regionale c'è un leggero calo rispetto al trimestre precedente

L’andamento della cig in Lombardia nel secondo trimestre del 2024 è in leggero calo rispetto al trimestre precedente, ma in significativo aumento rispetto allo stesso trimestre del 2023.

Sul trimestre precedente la flessione è del 2%, rispetto all’1% dell’Italia del nord e all’11% del dato nazionale. Il calo riguarda sia la gestione ordinaria, che quella straordinaria, mentre la gestione FIS (Fondo d’integrazione salariale) presenta una leggera crescita, di poco superiore all’1%. Continua a rimanere insignificante la richiesta di cig in deroga. All’interno della gestione straordinaria cresce del 22% la richiesta tramite contratti di solidarietà, mentre cala del 38% quella per crisi o riorganizzazione.

L’andamento nelle province è contrastante, in crescita a Como, Lodi, Pavia e Varese, in calo a Milano, Brescia, Cremona, Lecco e Sondrio, sostanzialmente stabile a Bergamo e Mantova. La città metropolitana si mantiene al primo posto per richiesta di cig nella regione, al secondo Brescia viene scavalcata da Varese e da Bergamo ciascuna con più di quattro milioni e trecentomila ore richieste.
Tra i settori il primato resta al metalmeccanico con quasi 13 milioni di ore richieste, il 54% delle ore totali richieste in Lombardia. Segue il tessile con cinque milioni e trecentomila e il 22% del totale delle ore e il settore edile con due milioni e trecentomila e il 10% della richiesta totale. Il trend in crescita riguarda i settori dell’agro-alimentare, del tessile e soprattutto del settore delle costruzioni (55%) e dei servizi vari (56%). La richiesta di cig è invece in calo nel chimico-plastico, nel grafico-editoriale, nei trasporti e nel commercio. Il metalmeccanico resta stabile.
Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente la crescita della richiesta di cig è significativa, ma in questo caso più contenuta in Lombardia (28%), che in nord Italia (35%) o nel dato nazionale (36%). La crescita si concentra nella gestione ordinaria e nel FIS. Tra le province Bergamo e Como vedono gli incrementi più alti, sopra il 100%, seguiti da Sondrio, Pavia, Varese, Lecco e Brescia. Mentre valori negativi si presentano a Cremona, Lodi, Milano e Mantova. Tra le categorie l’incremento più alto rispetto allo stesso trimestre del 2023 riguarda il settore edile (170%), seguito dal metalmeccanico, dal tessile e dai servizi vari. In flessione l’agro-alimentare, i trasporti, il grafico-editoriale, il chimico-plastico e il commercio.
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