Nasce la comunità energetica rinnovabile di Sesto Calende
Approvato in consiglio comunale lo statuto della Comunità energetica rinnovabile. L'assessore Balzarini: "Le CER non solo difendono e tutelano l'ambiente, ma hanno anche uno scopo sociale importante, quello di contrasto alla povertà energetica"

Nasce la CER di Sesto Calende, la Comunità energetica rinnovabile con a capo il Comune della città sul Ticino.
Lo statuto della CER di Sesto Calende (qui un approfondimento di VareseNews sul tema comunità energetica rinnovabile) è stato presentato e discusso in consiglio comunale lo scorso giovedì 26 settembre, con il voto favorevole dalla maggioranza (Sesto Futura) e del gruppo all’opposizione di Fratelli d’Italia, nato dopo la separazione del candidato sindaco Mario Boatto e Marco Limbiati dalla coalizione di centrodestra Siamo Sestesi (Lega e Forza Italia), che invece ha preferito astenersi.
La comunità energetica sestese, nata sul modello impostato da Anpci (Associazione Nazionale Piccoli Comuni), è intenzionata ad abbracciare il maggior numero possibile di edifici del territorio, a partire dalle nuove opere pubbliche che saranno tutte dotate di pannelli fotovoltaici: la sede del CSCK e la “Nuova Marna” (dalla potenza complessiva di 36kW), l’asilo nido all’Abbazia e la sala mensa della scuola Ungaretti. Il progetto permetterà di valorizzare ulteriormente l’energia prodotta in queste strutture grazie agli incentivi che saranno erogati dal GSE. Per esempio, il palazzo comunale potrà beneficiare direttamente di queste risorse, contribuendo così ad abbassare le spese correnti dell’amministrazione.
«Le CER non solo difendono e tutelano l’ambiente, ma hanno anche uno scopo sociale importante, quello di contrasto alla povertà energetica – spiega l’assessore all’ambiente Leonardo Balzarini -. Per fare in modo che tutti i cittadini possano approfondire e conoscere nel concreto il funzionamento della CER e di quelle limitrofe, l’amministrazione comunale sta organizzando serate pubbliche, la prima è prevista per il 9 novembre».
Come spiegato dall’assessore in sala consiliare, non tutta l’area della città di Sesto Calende è interamente connessa alla stessa cabina primaria, collocata in Piemonte, a Castelletto Sopra Ticino. Fuori dal “perimetro” della CER di Sesto Calende rimangano una parte di Lisanza (l’area dopo il cimitero della frazione, in direzione Angera), Lentate e una parte del rione Mulini fino a Oriano e Oneda nell’area confinante con Mercallo. Il vincolo geografico non rappresenterà però un limite per queste aree, che potranno comunque aderire ad altre CER, come la già costituita CER dei Laghi e quella la CER di Ternate.
Il progetto CER, la cui costituzione comporta al Comune un costo di 245€ sotto la forma giuridica di associazione non riconosciuta, si inserisce in «un più ampio piano di sostenibilità ambientale ed economica promosso dall’Amministrazione Comunale, che mira a trasformare Sesto Calende in una realtà sempre più attenta all’ambiente e alle esigenze dei cittadini, migliorando la qualità della vita e offrendo nuove opportunità di sviluppo». La creazione della CER è un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni e la promozione di energie rinnovabili possano fare la differenza – conclude l’amministrazione –. Siamo certi che questo progetto contribuirà a costruire una città più sostenibile, efficiente e innovativa».
La spiegazione integrale da parte dell’assessore Balzarini, comprendente anche la discussione tra maggioranza e i due gruppo di minoranza e le motivazioni sul voto, è disponibile sul sito Civicam a partire dal minutaggio 1:04:38.
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