I migliori di Varese: Assui dimenticato, Tyus spremuto, Hands braccato

Mandole regala 20' a un Gray sempre più inutile e toglie Big Eli dopo un grande impatto. Tyus ci prova ma è poco coinvolto, prima serata "no" per Bradford

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AKOBUNDU-EHIOGU 5,5 – L’ondata che cancella l’Openjobmetis nel secondo tempo, rovina anche la serata di Kao che nel primo tempo era apparso attento, concentrato, produttivo pur con tutti i suoi limiti. 8 punti senza errori, nemmeno dalla lunetta, qualche rimbalzo, tre stoppate, poi però

ALVITI 5 – Non è il solito Alviti dall’arco (una sola tripla a segno, su 5) e, in generale, si mescola con i compagni senza riuscire a cambiare marcia, specie nel momento del controbreak pistoiese. Guadagna qualcosa con l’esperienza dalla lunetta e poco più, anche se per lo meno lo abbiamo visto arrabbiarsi per la situazione. Qualcosa di meglio rispetto all’apatia vista sui volti degli altri.

GRAY 4 (IL PEGGIORE) – Sbaglia tre rigori dall’arco, piedi per terra, quando Varese potrebbe definitivamente spiccare il volo. Mandole lo tiene in campo 20′ nel quale l’ala americana colleziona zero rimbalzi, zero assist, zero recuperi. E a “buoi scappati”, ecco il canestro da 3 che cancella lo zero alla voce punti. Per tanto così, meglio affidarsi ad Assui, o ridare qualche minuto a Virginio: non farebbero peggio. E con il rientro di Sykes non avremmo dubbi su chi tenere fuori.

BRADFORD 5 – Risolve come sempre qualche situazione ingarbugliata, ma a differenza delle partite precedenti appare molto meno incisivo. Bene nella distribuzione di palla (6 assist) ma un paio di palle perse sanguinose, gira alla larga dai rimbalzi, manda per aria un paio di triple balorde. Prima bocciatura dal suo arrivo.

TYUS 6,5 – Uno dei pochi a confermarsi in positivo: entra, segna, stoppa, prende rimbalzi. Ecco: dovessimo fare una scelta, quando Varese ha smesso di fare canestro, avremmo rimesso Tyus vicino a canestro con l’obbligo di passare da lui. Non abbiamo la controprova, ma crediamo che qualcosa di buono – un canestro suo da sotto, un pallone riaperto sugli esterni – sarebbe accaduto e magari avrebbe interrotto il mostruoso parziale pistoiese nel terzo quarto. E invece no, meglio spremere Alex per correre avanti-indietro a inseguire contropiedisti e coprire i 28 metri senza toccare la boccia. Poi ci si chiede perché arriva alla fine senza più smalto.

Openjobmetis in retromarcia: disfatta a Pistoia nel secondo tempo

LIBRIZZI 5,5 – Da un lato è tra color che ci provano: 15 punti, qualche prodezza anche nel finale in cui sarebbe servito tornare almeno a -7. Dall’altro però tanta fatica nel tenere Forrest e Christon e un dentro-fuori dalla panchina con cui fatica a trovare i ritmi giusti dopo l’intervallo. Forse siamo troppo esigenti con Libro, che non è l’uomo designato a togliere le castagne dal fuoco: un cinque e mezzo che è un attestato di stima.

ASSUI 7 (IL MIGLIORE) – No, non è una provocazione dare l’MVP a Elisee. Sta in campo 5′, segna 6 punti (potevano essere 9 se un ferro-carogna non avesse sputato il terzo tiro), va a rimbalzo, mette corpo in difesa. Poi si siede e non si alza più, nonostante pochi metri più in là vada in scena un disastro epocale. Davvero non meritava un secondo giro sul parquet? Considerando anche che Big Eli, a differenza dei compagni, ha giocato sabato sera in B, ha dormito a casa ed è stato portato in auto domenica mattina a Pistoia in tempo per pranzare con i compagni.
MVP Confident per i lettori della nostra #DirettaVN

HANDS 6,5 – Non una partita perfetta, anche perché stavolta dall’arco incide poco (una sola tripla a segno, per quanto molto bella), però è tra i pochi a prendersi palla e responsabilità quando Varese smette di giocare. Raddoppiato e braccato fin dalla palla a due, chiude con 21 punti, 6 falli subiti, 7 assist e una sola palla persa. I colpevoli vanno cercati altrove.

JOHNSON 5 – Avvio di fuoco, ma uno con la sua esperienza non può buttarsi via con un fallo tecnico inutile, dopo un canestro segnato. Terzo fallo dopo meno di 5′, partita ampiamente condizionata: da lì in poi o resta fuori o deve difendere con il contagocce. Kemp ringrazia e con lui tutta Pistoia mentre l’apporto di Nino rimane marginale. Condannato a recitare il “mea culpa” in pullman almeno fino a Melegnano anche per lo zero alla voce rimbalzi.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Gennaio 2025
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