A San Macario “Il muro del silenzio”: legalità, coraggio e arte in scena con i ragazzi della scuola media
Grande successo per lo spettacolo teatrale che ha emozionato e fatto riflettere il pubblico. Seguendo le storie di Peppino Impastato, Falcone e Borsellino, dei ragazzi vittime di bullismo

Si è svolto nella serata del 28 maggio 2025, all’auditorium della scuola secondaria di San Macario, lo spettacolo teatrale “Il muro del silenzio, storie di legalità e coraggio”. Un evento intenso e partecipato, che ha saputo coniugare l’approfondimento civile con la creatività e l’impegno degli studenti, commuovendo il pubblico presente e lasciando un segno profondo.
Il progetto è nato da un percorso didattico iniziato a inizio anno scolastico, ispirato da un incontro online con Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo Borsellino. Le sue parole hanno acceso nei ragazzi un forte senso di responsabilità civile e il desiderio di raccontare, attraverso il teatro, storie vere di coraggio, giustizia e opposizione al silenzio che spesso avvolge fenomeni gravi come la mafia e il bullismo.
Sotto la guida appassionata della professoressa Simoncini, ideatrice e anima del progetto, gli studenti hanno affrontato un percorso formativo ricco e articolato, che ha coinvolto diversi ambiti espressivi. Il laboratorio di scrittura creativa, condotto dalla Professoressa Angelillo, ha permesso ai ragazzi di dare voce alle emozioni e alle storie. Il Professor Ferrara ha curato le scenografie attraverso il laboratorio artistico, mentre il Maestro Boursier ha guidato il laboratorio musicale, in cui gli studenti hanno riscritto con sensibilità e originalità il testo di una canzone molto nota, adattandolo al tema dello spettacolo.
La dirigente scolastica, prof.ssa Flora Gesumina Marasciulo, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, elogiando l’intero corpo docente coinvolto e soprattutto gli studenti, veri protagonisti di un’esperienza educativa fuori dal comune.
«Questo spettacolo – ha affermato – è la dimostrazione di come la scuola possa educare alla legalità attraverso l’arte, la parola e la partecipazione attiva».
La rappresentazione, divisa in tre atti, ha affrontato temi forti e attuali. Il primo atto ha reso omaggio alla figura di Peppino Impastato, simbolo di battaglia alla mafia. Il secondo ha ripercorso le vite di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, eroi della giustizia italiana. Il terzo, forse il più vicino all’esperienza quotidiana dei ragazzi, ha portato in scena episodi di bullismo raccontati dagli stessi studenti, ambientati in una classe simile alla loro. Un modo diretto ed empatico per affrontare una problematica purtroppo diffusa e sensibilizzare i coetanei sull’importanza di non restare in silenzio.
“Il muro del silenzio” non è stato solo uno spettacolo, ma una esperienza collettiva: un momento in cui gli studenti hanno potuto superare la timidezza, esprimere se stessi e comprendere il potere trasformativo della parola, della musica e del disegno. Un percorso che ha educato alla legalità attraverso il fare, il sentire e il condividere. E che a San Macario, sicuramente, non verrà dimenticato.
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