Nuovo palazzetto dello sport di Gallarate, «Serve uno studio sugli impatti ambientali»
Il Comitato Salviamo gli Alberi ha presentato all'amministrazione comunale un'istanza per chiedere ulteriori accertamenti per la tutela dei boschi e degli animali che vivono nell'area interessata dai lavori nel quartiere Moriggia

«Per il progetto del nuovo palazzetto dello sport serve una verifica approfondita dell’impatto ambientale dell’opera». È la posizione del Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate, che venerdì 8 agosto ha depositato un’istanza all’amministrazione comunale in merito al complesso sportivo che sorgerà nel quartiere di Moriggia su un terreno oggi occupato da due campi di calcio.
Ecco il progetto definitivo per il palazzetto dello sport di Gallarate
Uno studio per capire gli impatti ambientali della struttura
Il documento è stato sottoscritto anche da da altre associazioni ambientaliste del territorio: Legambiente, circolo “E. Ferrario” di Gallarate, Comitato Salviamo la brughiera di Casorate e Lipu (Lega italiana Protezione Uccelli).
L’istanza, rivolta all’Assessorato ai Lavori pubblici, richiede che il Comune conduca uno studio ambientale dei potenziali impatti che il Palazzetto potrebbe avere sui boschi circostanti – tutelati dal Parco del Ticino – che si estendono tra Gallarate e Casorate.
Ad appena 100 metri dal luogo in cui sorgerà il cantiere, esiste inoltre una zona umida in cui il Parco del Ticino è impegnato in un progetto di ripopolamento del Pelobate fosco insubrico. Si tratta di un anfibio rarissimo, autoctono della Pianura Padana e protetto anche dall’Unione Europea. Se l’edificazione del Palazzetto mettesse in pericolo lo stagno di Moriggia, dove sono stimati più di 500 esemplari della specie, si provocherebbe un danno gravissimo per la biodiversità.
«Le rassicurazioni non bastano, serve uno studio ambientale»
Secondo quanto dichiara il comitato, il Parco del Ticino non risulterebbe essere mai stato consultato o coinvolto dal Comune di Gallarate, che dai documenti apparirebbe consapevole del valore ambientale dei boschi circostanti l’opera, «ma – sempre secondo il comitato – si limita ad affermare di non voler tagliare nessun albero all’interno dell’area protetta».
Per il Comitato questa rassicurazione non basta. «L’impatto del Palazzetto andrebbe ben oltre il taglio degli alberi – commenta -, e coinvolgerebbe i lavori di cantiere, l’incidenza degli scavi sull’equilibrio idrogeologico, l’acustica durante i lavori e poi l’utilizzo della struttura, l’uso di prodotti chimici per la manutenzione del verde, i parcheggi e il traffico. A ciò si unisce l’incognita dell'”effetto cumulo”, dovuto dall’ampliamento della piscina, destinata a diventare un Parco acquatico di richiamo provinciale».
Il Comitato chiede che il Comune di Gallarate produca uno studio ambientale preliminare da rendere pubblico, per dare la possibilità di presentare eventuali osservazioni e verificare l’assoggettabilità dell’opera ad una Via (Valutazione di impatto ambientale).
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