Caro Boni si metta in fila, a Malpensa aspettano ancora Berlusconi
All'indomani della vittoria alle politiche del 2008 l'annuncio: consiglio dei ministri a Malpensa. Davide Boni (Lega Nord) rilancia: «Portiamoci il consiglio regionale»
Chissà se anche i vincitori dei campionati del mondo di calcio, dopo aver baciato la coppa, diranno in coro: «i prossimi allenamenti li faremo a Malpensa».
Sembra, infatti, che l’aeroporto della brughiera, come lo chiamano le cronache decotte, sia un catalizzatore di attenzioni per i vincitori. Si parli di governo nazionale o di amministrazione regionale, la solfa sembra la stessa. All’indomani della vittoria alle politiche del 2008, infatti, il capo della Lega, Umberto Bossi dichiarò che il primo consiglio dei ministri doveva farsi a Napoli, per il rebelot dei rifiuti, ma che il secondo, era fuori discussione: «si farà a Malpensa». I leghisti erano contenti: avevano appena vinto le elezioni: allora perché non pensare al territorio, e magari ringraziarlo per il pieno di consensi? Infatti.
E oggi un altro leghista, appena eletto in un partito che ha preso “uno tsunami di voti”, chiamato a presiedere la terza assemblea legislativa del Paese – il consiglio regionale della Lombardia,- nel suo discorso di insediamento ha pronunciato la fatidica frase: «Dobbiamo portare il consiglio Regionale a Malpensa».
Caro Davide Boni, si metta in fila, perché qui stiamo ancora aspettando Berlusconi.
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