A gennaio a Daverio nascerà la Smartt Valley
In un'area di 800 metri quadri all'interno dello stabilimento Polinelli sorgerà un centro di eccellenza al servizio del sistema manifatturiero. Il progetto è della Fondazione Ergo

Smartt Valley ha fatto il suo primo passo al Castello di Masnago. Il progetto della Fondazione Ergo prevede la realizzazione entro la fine dell’anno di un centro di eccellenza al servizio del sistema manifatturiero della provincia di Varese. L’acronimo S.M.A.R.T.T significa infatti “Space for manufacturing Academy Researche & Tech Transfer”. Nella Smartt Valley si farà ricerca e sviluppo, formazione e si faciliterà il trasferimento tecnologico alle imprese del territorio. (nella foto, Gabriele Caragnano e Rachele Sessa)
Il centro, che sorgerà a Daverio in un’ala dello stabilimento Polinelli, noto marchio del distretto varesino dell’occhialeria, su una superficie di circa 800 metri quadri, si svilupperà su quattro aree modulabili dedicate alla formazione esperenziale, all’esperience lab, al coworking e ai progetti. A definire i percorsi formativi sarà un’academy interna, ma si pensa anche alla costituzione di un nuovo Its (Istituto tecnico superiore).
Ad affiancare Fondazione Ergo nella realizzazione del progetto ci sono quattro importanti aziende: Whirlpool, Leonardo, Tecniplast e Marelli, queste ultime due tra i fondatori aderenti alla Fondazione Ergo. «Smartt Valley- ha spiegato Gabriele Caragnano, direttore operations della Fondazione Ergo – vuole migliorare il benessere del territorio e promuovere i valori fondamentali. La nostra mission è innovare con passione i sistemi produttivi per migliorare la competitività, accelerare la trasformazione attraverso la creazione di un ecosistema per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche, sviluppare competenze esperenziali evolute nell’intera filiera della formazione, dalla scuola al fronte applicativo aziendale».
La ricerca e sviluppo è un pilastro dell’intero progetto che punta ad essere un connettore di tutti gli attori che operano nell’ecosistema dell’innovazione del territorio. «In Italia – ha ricordato Rachele Sessa, direttore generale di Fondazione Ergo – si destina solo l’1,5% del Pil in ricerca e sviluppo, mentre il Germania la quota è del 3,2% pari a 350 miliardi di euro. Mi auguro che Smartt Valley attragga talenti, non solo italiani, e che siano soprattutto donne».

Il progetto punta a integrarsi con le buone pratiche già presenti sul territorio. Ad aprire la presentazione di Smartt Valley è stato Roberto Grassi, presidente di Confindustria Varese, che ha parlato del piano strategico #Varese2050 e della nascita di MILL (Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics) la cosiddetta “Fabbrica del sapere e del saper fare” che sorgerà al fianco dell’Università Liuc. «È un gesto dovuto essere qui – ha detto Grassi – questo progetto è coerente con il nostro piano strategico per il riposizionamento competitivo del territorio, per dare un nuovo slancio al sistema manifatturiero in un mondo che sta cambiando. Smartt Valley può rappresentare un’opportunità».
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