“Tusann e fioeu de Cabiej”: a Cabiaglio il ritrovo dei “ragazzi degli anni Ottanta”
Una messa per ricordare chi non c'è più, la partita di pallone tra "indigeni" e villeggianti, una lunga festa per far rivivere quello che era il ritrovo del paese e che oggi è chiuso

Il 4 novembre scorso a Castello Cabiaglio un gruppo di “ragazzi” che frequentavano il paese tra gli anni Settanta e Ottanta, soprattutto nei mesi estivi, si ritrovarono dopo lungo tempo per un incontro ricco di emozione e di ricordi.
Una iniziativa che piacque ai partecipanti, tanto da organizzare un “bis” per domenica scorsa, 19 maggio, quando – sfruttando il cielo sereno e una tregua nel maltempo di questo periodo – è andato in scena un pic nic per i “fioeu e i tusànn de Cabiej”, in quello che era il ritrovo principe per chi bazzicava da quelle parti. Il bar della Pro Loco, attualmente chiuso.
E così a Castello Cabiaglio si è vissuta una giornata speciale, aperta da una messa – alle 11 – in ricordo di chi ha lasciato troppo presto la comitiva. Poi lo sport, con una partita di pallone nel vicino campetto da calcio: una rievocazione delle sfide tra cabiagliesi e villeggianti che era un “classico” di tanti paesi nel nord della provincia.
Poi, dalle 13, il pic nic, i brindisi e una lunga serie di balli e musica fino alla sera, con gran finale sul canto corale de “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero. Perché, spiegano i partecipanti, «quelli dell’adolescenza sono stati gli anni più belli della vita di ciascuno di noi. E il bello è che quando ci ritroviamo, come per magia, rinasce quella voglia di divertirsi senza pensieri per qualche ora, e il piacere di stare insieme è immutato».
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