Prezzi in lieve discesa: rallenta l’inflazione nel mese di maggio 2025
Il rallentamento risente soprattutto della marcata decelerazione dei prezzi degli Energetici regolamentati (+29,3% da +31,7% di aprile) e dell’accentuarsi della flessione di quelli dei non regolamentati

Nel mese di maggio 2025, secondo quanto certifica l’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dell’1,6% su base annua (dal +1,9% del mese precedente); la stima preliminare era +1,7%.
La decelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +31,7% a +29,3%) e non regolamentati (da -3,4% a -4,3%), degli Alimentari non lavorati (da +4,2% a +3,5%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,6% a +3,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,4% a +2,6%). Un sostegno alla dinamica dell’indice generale si deve invece all’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,2% a +2,7%) e all’attenuarsi della flessione di quelli dei Beni durevoli (da -1,4% a -1,1%).
Nel mese di maggio l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera leggermente (da +2,1% a +1,9%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +2,2% a +2,1%).
La crescita tendenziale dei prezzi si attenua per i beni (da +1,0% a +0,8%) e anche per i servizi (da +3,0% a +2,6%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +1,8 punti percentuali, dai +2,0 del mese precedente.
In accelerazione i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,6% a +2,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto decelerano (da +1,6% a +1,5%).
La lieve diminuzione congiunturale dell’indice generale è dovuta prevalentemente al calo dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-2,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,7%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%), degli Alimentari non lavorati (+0,7%) e lavorati (+0,3%).
L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,3% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) a maggio 2025 registra una variazione pari a -0,1% su base mensile e a +1,7% su base annua (dal +2,0% registrato nel mese precedente); la stima preliminare era +1,9%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale di -0,1% e una tendenziale del +1,4%.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Felice su Latitante 20enne arrestato a Saronno dai Carabinieri: era evaso dai domiciliari
PaoloFilterfree su Brutale pestaggio in centro a Varese. La testimonianza di un cittadino
Felice su Sabato è il giorno di Va Live Pal: musica, arte e impegno civile ai Giardini Estensi di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.