Pazzi per i roller… ma attenti alle multe
E' uno dei passatempi preferiti dai giovani varesini, ma non é pienamente legale. Ce lo conferma la storia di un ragazzo multato
| Con i roller in città. Il codice della strada parla chiaro: è proibito. E anche se nel nostro caso si tratta della "Città Giardino" il discorso non cambia: sfrecciare con i pattini ai piedi e sfiorare i pedoni che passeggiano sui marciapiedi può costare una multa.
"L’attività sportiva e l’uso degli acceleratori (brutto termine per indicare appunto i roller ma anche gli skate board e i monopattini) è consentito unicamente in parchi e in zone adibite all’attività sportiva" dicono dalla polizia municipale. Ma, aggiungono subito dopo, questo è uno di quei casi in cui il regolamento non viene applicato in maniera rigida. Gli appassionati di pattini in linea a Varese si trovano in genere in piazza San Vittore e solo quando calano le luci della sera in corso Matteotti. Non sono così tanti da intralciare la circolazione e, spiegano ancora i vigili urbani, nessuno si è mai lamentato di loro: a differenza degli skate board i pattini, almeno quel tipo di pattini, non fanno troppo rumore. Insomma, ma sembra chiaro che i vigili urbani ci vadano con le mani leggere: "E’ un po’ come nel caso delle biciclette nelle corsie dei bus – dicono – non potrebbero circolare ma nessuno ferma i ciclisti per multarli. Una cosa però è certa: se ci scappa l’incidente ognuno si assume le proprie responsabilità". Il messaggio è chiaro, nessuno tiene il blocchetto delle multe a portata di mano ma da parte di chi usa i roller ci deve essere educazione e prudenza. Farsi notare il meno possibile: questa potrebbe essere la regola numero uno, anche se è difficile resistere alla tentazione di lanciarsi giù dalle scale del sagarato della chiesa. Se proprio si vuol correre sul marciapiede sfiorando gli anziani si sappia che la multa arriverà inesorabile. E giustissima. La storia di Nicola, in effetti, è particolare e lui la racconta, malgrado siano passati diversi mesi, con tutta la rabbia che non è ancora riuscito a smaltire: "Passavo in via Dazio Vecchio con i miei roller – racconta – quando ho visto una macchina che imboccava la via poi frenava di colpo andando a sbattere contro altre auto posteggiate lì vicino. L’automobilista ha quindi ingranato la retromarcia ed è scappato. Io ho preso il numero della targa, ho chiamato i vigili urbani e ho aspettato che arrivassero". Una decisione quella di Nicola, volontario in Croce Rossa a Gavirate, che costerà 36.360 lire. "I vigili urbani sono arrivati un paio d’ore dopo e io mi sono tolto i pattini e li ho aspettati. Ho raccontato quanto avevo visto, hanno raccolto la mia testimonianza e poi mi hanno multato. Non volevo credere ai miei occhi: sul verbale hanno scritto che circolavo con pattini roller. A quel punto – dice ancora Nicola – mi sono ribellato e contestato il verbale: ho scritto che ero fermo e che stavo telefonando. Una cosa scandalosa: io avevo fatto il mio dovere di cittadino e loro per tutta risposta mi contestavano un’infrazione che a me non sembrava neppure molto grave. Tra l’altro non hanno multato gli automobilisti che avevano lasciato le auto in divieto di sosta "centrate" dal pirata". Perché tanto accanimento? Lo spiega lo stesso Nicola che, preso dallo sconforto, ha posto la stessa domanda ai solerti vigili urbani: "Mi hanno detto che non potevano correre il rischio che l’automobilista fuggito, una volta individuato, dicesse che aveva sbandato per schivare noi che andavamo con i roller. In tal caso il non averci multato poteva complicare la vicenda…Sarà, ma a me non è proprio andata giù". Ed è finita come spesso accade in questi casi: Nicola si è presentato al comando dei vigili urbani con 99 monetine da 50 lire e una banconota da 500 mila lire. Ed ha aspettato il resto. |
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