«Edilizia, le regole non sono uguali per tutti. Pericolo speculazione»

L'allarme da parte dei partiti di opposizione. Il vicesindaco Margutti: «La città è appetibile e di grande richiamo»

Bagarre nell’ultimo consiglio comunale sulle costruzioni che sono in atto a Tradate. Lo scontro tra maggioranza e opposizione è emerso nell’ultima seduta dell’assise municipale, durante l’approvazione di alcuni piani di lottizzazione. L’argomento è emerso duramente con le parole del consigliere dei Democratici di Sinistra, Luigi Luce: «Il consiglio comunale è dedito ancora una volta ad approvare la fattibilità di altre costruzioni, di un ulteriore cementificazione del territorio. Questa maggioranza è una maggioranza di "palazzinari". È sotto gli occhi di tutti quanti sono i cantieri edili a Tradate, a fronte del fatto che la popolazione è diminuita di qualche decina di unità».

Secondo Luce sarebbe accusabile anche la metodologia con cui sarebbero concesse le concessioni: «Non viene chiesta la stessa cosa a tutti. Ad alcuni si scomputa 10, ad altri si scomputa 5, ad alcuni si chiede un pezzo di fognatura, ad altri si chiede una scuola, ad alcuni si obbliga di mettere, magari, i coppi e le persiane, ad altri di costruire come vogliono. Quali sono i giusti pesi e le giuste misure non si sanno. Quali sono i parametri che la maggioranza adotta non si conoscono. Una cosa è certa, a nostro modo di vedere, questa maggioranza, seguendo tale modo di vedere, è come se si rendesse complice della speculazione del territorio». 
«Quale indagine abbiamo in nostro possesso, che dimostra la necessità ulteriore di abitazioni a Tradate? C’è uno studio che indica, o meglio, che quantifica la richiesta di abitazioni? Perché, ammesso e concesso che tutto sia in regola, si deve spiegare perché la popolazione, anziché aumentare, diminuisce. Per cui la logica mi porta a concludere che questa cementificazione è soltanto un atto speculativo. A cosa servono queste abitazioni?».

«Non si può impunemente dire che questa è una maggioranza di "palazzinari" – ho risposto il vicesindaco Margutti -. Questo termine non solo è spregiativo, ma molto pericoloso, camorrista, o di altre parti d’Italia. Tradate si estende su un territorio di 21 chilometri quadrati, di cui 16,5 sono a verde boschivo. In Tradate è in corso un mutamento. e un amministratore pubblico deve governare questo mutamento. Come? Non certo facendo i "palazzinari", nessuno di noi lo sta facendo. Tradate è cambiata, ma non si può venire qui a dire: fermiamo la cementificazione perché non arriva la gente. Tradate è una città appetibile perché, nonostante tutto, è in una zona buona che, dal punto di vista urbanistico e anche viabilistico, sta andando a regime. Ci sono delle grosse strozzature in questo momento, ma saranno superate, ci vorranno ancora almeno un paio d’anni per mettersi a regime. Ma Tradate sta assumendo a poco a poco un ruolo che giustamente gli compete, quello di capozona». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Luglio 2004
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