Omicidio Prati, la perizia del giudice conferma: Pegoraro sano di mente
Era stata richiesta dal giudice Chionna che aveva incaricato il professor Girola. L'esito conferma la tesi dell'accusa sulla piena capacità di giudizio dell'ex-vigile che sparò alla sindaca e al suo vice nel luglio del 2013
E’ stato depositato nei giorni scorsi l’esito di una delle due perizie super partes richieste dal giudice per l’udienza preliminare Alessandro Chionna nei confronti di Giuseppe Pegoraro, accusato dell’omicidio di Laura Prati, il sindaco di Cardano rimasto gravemente ferito insieme al suo vice Costantino Iametti la mattina del 2 luglio 2013 dopo che l’ex-vigile aveva fatto irruzione nell’ufficio del primo cittadino armato fino ai denti.
(Nella foto una manifestazione in ricordo di Laura Prati davanti al comune di Cardano)
Secondo il professor Mario Girola, che si è occupato della perizia psichiatrica, Giuseppe Pegoraro è perfettamente in grado di intendere e di volere. Una conferma per l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, che aveva già depositato una sua perizia che aveva confermato la piena lucidità dell’uomo. Ora si attende l’esito della perizia più importante, quella affidata al medico legale Massimo Cristina che dovrà stabilire se vi sia il nesso causale tra i colpi di pistola all’addome, sparati dal Pegoraro, e la morte per aneurisma sopravvenuta 20 giorni dopo all’ospedale di Varese. Secondo la difesa si tratterebbe di un problema di salute congenito della donna che non è collegabile agli spari mentre l’accusa è convinta del contrario, supportata anche dalla perizia del medico legale di parte Maria Luisa Pennuto. Il 21 ottobre tutti in aula per un’udienza che sfocerà, probabilmente, nella discussione di accusa e difesa per poi approdare alla sentenza entro quest’anno.
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