Il cinema di Tradate in crisi. Solo le associazioni lo salveranno
Dopo l'esperienza del cinema Manzoni di Busto Arsizio, dal Comune fanno sapere che Filmstudio '90 ha presentato un progetto per salvare il "Paolo Grassi" dalla chiusura
La crisi della sala cinematografica di Tradate era evidente da diversi anni. Con le ultime stagioni, oltre a effettuare tre chiusure serali alla settimana, non sono più stati realizzati cineforum e la scorsa estate non sono state realizzate nemmeno le classiche proiezioni all’aperto. «È ancora prematuro dare la cosa per certa – spiega Giulio Rossini dall’associazione -, noi, come in altre occasioni, ci rendiamo disponibili a collaborare con le istituzioni, perché non si perda il grosso patrimonio di sale presente in provincia di Varese. Sale importanti dal punto di vista culturale, ma anche sotto il profilo sociale. Per ora abbiamo avanzato un progetto. Secondo noi il rilancio della sala, in una zona come il Tradatese, deve avvenire a 360 gradi, con una attenzione particolare al circuito cinematografico di qualità, ma anche offrendo un maggior legame con il territorio, con gli studenti, gli anziani e i bambini. Ognuno ha diritto a trovare lo spettacolo giusto per lui. La sala, inoltre, potrebbe diventare un fulcro per tutta l’attività culturale tradatese, proponendo anche piccoli spettacoli musicali e teatrali, cercando le sinergie possibili con tutto il mondo dell’associazionismo culturale». L’associazione Filmstudio ’90 è molto nota nel varesotto per aver dato vita all’omonimo cineclub che punta soprattutto a una programmazione ricercata e di qualità. Inoltre, da quasi 15 anni organizza "Esterno notte", l’arena estiva che ogni anno viene realizzata a Varese e in diversi paesi della zona. |
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