Ferrovia Arcisate-Stabio: da maggio via ai lavori sulla Sp3
Nel corso dell'incontro all'Oratorio di Gaggiolo sono stati illustrati i prossimi interventi che coinvolgeranno la viabilità

Una sala piena, tante domande e la comune speranza di vedere presto la fine dei lavori della ferrovia Arcisate-Stabio, speranza alimentata dai cantieri che ora funzionano a pieno ritmo.
Nel corso dell’incontro che si è svolto questa sera all’Oratorio di Gaggiolo, organizzato dal Comune di Cantello in collaborazione con l’associazione “Vivere Gaggiolo“, sono stati illustrati lo stato dei lavori, i prossimi interventi che coinvolgeranno la viabilità ed è stato mostrato il progetto della nuova stazione con il grande parcheggio.
Il direttore dei lavori di Italfer Andrea Pauri e il direttore tecnico della ditta Salcef Bruno Giovannini, hanno risposto a molte domande in particolare sugli interventi viabilistici che avranno inizio a partire dal prossimo mese di maggio.
Saranno infatti realizzate due nuove rotonde, che serviranno a deviare il traffico quando si demolirà il tratto della Sp3 sotto al quale passerà la ferrovia. Le rotonde rimarranno anche quando la provinciale verrà ripristinata e serviranno a regolare meglio il traffico nel tratto di strada antistante il supermercato.
“Ci saranno sicuramente dei disagi – ha detto il sindaco Gunnar Vincenzi – ma faremo il possibile per contenerli e per evitare il caos nelle ore di punta dei frontalieri”.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche i disegni della nuova stazione interrata, servita da un parcheggio da 140 posti.
L’incontro si è chiuso con l’illustrazione da parte del sindaco dell’importante vittoria legale riportata dal Comune di Cantello sulla questione della discarica di inerti e del frantoio che la Svizzera ha posizionato al limite del confine, fuori dagli accordi della terza fase del Piano cantonale.
Il ricorso presentato dal Comune di Cantello è stato vinto, le autorità cantonali non hanno presentato appello e dunque si ricomincia da zero, con nuove trattative in cui l’ente locale farà sicuramente sentire la sua voce a tutela degli abitanti della zona di confine, si spera supportato dal Ministero e dalla Regione Lombardia.
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