Tavolo di lavoro sulla salute del Ceresio
Mercoledì 10 luglio si è svolto a Porto Ceresio un incontro intercomunale convocato dal sindaco Giorgio Ciancetti
Mercoledì 10 luglio si è svolto a Porto Ceresio un Tavolo di Lavoro Intercomunale, convocato dal sindaco Giorgio Ciancetti sul tema “Le reti fognarie e la salute del lago Ceresio”. Alla riunione hanno partecipato i sindaci dei comuni viciniori di Besano Salvatore Merlino e di Cuasso al Monte Massimo Cesaro, il Sindaco di Lavena Ponte Tresa Pietro Roncoroni, la Comunità Montana del Piambello nella persona dell’assessore Paolo Sartorio, i tecnici della Comunità Montana, i rappresentanti della Provincia di Varese, dell’A.T.O., dell’A.R.P.A. e dell’Autorità di Bacino Lacuale.
Come si evince dalla lettera di convocazione la riunione nasce dall’esigenza di dare risposta alle polemiche in atto sul tema, senza voler sottovalutare alcuni problemi esistenti.
«Purtroppo – si legge – una campagna stampa denigratoria messa in atto a più riprese da alcuni mesi fino a coinvolgere le istituzioni della vicina Svizzera, oltre a gettare discredito sull’intera Provincia, rischia di inficiare e vanificare il buon lavoro sin qui fatto da Comuni, Provincia, Comunità Montana e Regione per ridurre e sanare situazioni pregresse che portavano ben altri carichi inquinanti al Lago Ceresio».
La riunione fa anche seguito ad uno scambio di lettere tra i Comuni di Porto Ceresio e di Lavena Ponte Tresa da una parte ed il Consiglio di Stato del Canton Ticino dall’altra, in cui i Sindaci dei due Comuni respingono al mittente alcuni addebiti mossi dagli Svizzeri sulla salute del lago facendo presente la buona organizzazione delle reti fognarie al di là di episodi di carattere straordinario del resto presenti anche sulla sponda svizzera.
Nel corso della riunione Ciancetti ha evidenziato il valore del lago quale bene da tutelare e valorizzare al massimo livello, ma ha anche fatto notare come la posizione portata avanti da alcuni Consiglieri Ticinesi nasca da un rapporto diretto con due Consiglieri di minoranza di Porto Ceresio, che stanno conducendo una campagna stampa denigratoria sul tema. Ha fatto anche presente come la risposta dei due comuni italiani vuole tendere a non acuire la polemica ma a cercare soluzioni puntuali a puntuali problematiche, escludono comunque a priori l’esistenza di una generale situazione di degrado.
Anche il Sindaco di Lavena Ponte Tresa Pietro Roncoroni, nel dichiarare che i comuni italiani sono consapevoli dei problemi e attenti alle soluzioni, ha fatto presente che l’azione degli Svizzeri è posta in atto per ragioni politiche piuttosto che reali e ha ribadito quanto vengano enfatizzate le "magagne italiane" dalla stampa svizzera e invece di converso venga messo a tacere quanto accade sul territorio svizzero.
Il Sindaco di Porto Ceresio ha anche rendicontato sulle analisi del periodo aprile / maggio evidenziando come ci sono dei picchi negativi cui seguono periodi positivi nella situazione delle acque. Ha anche fatto notare come la Svizzera segua differenti metodologie di campionamento che portano a differenti criteri di valutazione circa la balneabilità delle acque. Perciò se davvero ci sono dei problemi essi sono due in definitiva: l’afflusso eccezionale in caso di forti piogge attraverso i torrenti di acque non depurate provenienti dai paesi limitrofi e, sempre in caso di forti piogge, il funzionamento del depuratore. Problemi del resto presenti anche in Svizzera.
L’Assessore Paolo Sartorio ha ricordato come la Comunità Montana si è fatta carico negli ultimi anni di enormi investimenti tesi a tutelare, salvaguardare e migliorare la qualità delle acque dei laghi e come tutta la sponda italiana del Ceresio sia dotata di depuratori e applichi soluzioni tecniche di avanguardia alle proprie reti depurative. Ha inoltre assicurato continuità con coerenza nel modo d’agire del Consiglio Direttivo della Comunità Montana che si farà parte attiva nella raccolta di dati per una mappatura delle problematiche e parteciperà allo studio delle soluzioni occorrenti.
Sono intervenuti i Sindaci di Besano e Cuasso al Monte dichiarando di condividere l’istituzione del tavolo di lavoro intercomunale e la volontà a collaborare nell’individuare problematiche e soluzioni.
Così come hanno dichiarato la propria adesione e condivisione dell’iniziativa i rappresentanti della Provincia, dell’ATO, dell’Autorità di bacino lacuale e di ARPA, che già sta monitorando la situazione.
Al termine della riunione i presenti si sono dati appuntamento per un secondo tavolo di lavoro nel mese di settembre, con l’intento di utilizzare il tempo intercorrente per una prima mappatura delle problematiche esistenti e individuazione delle soluzioni.
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