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Donazione al canile, tante perplessità

donazione canile
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27 Aprile 2017

Spett.le Redazione,

ho avuto modo di leggere, cosa che faccio tutti i giorni, le notizie della Vostra Redazione.

Premetto che non ho niente contro i cani e neanche contro i canili, ma mi fa rabbrividire ciò che ha scritto quel tale A.P. con un nesso che non ha senso, che piuttosto che pagare lo Stato preferisce far mangiare i cani.

Mi lascia anche perplesso che un imprenditore milanese abiti a Lugano. Forse questo fatto la dice lunga in riferimento al “stato – cani”; ma vorrei ricordare a questo Sig. che ci sono al mondo migliaia di bambini che muoiono di fame e se fosse vero che ha un cuore grande, prima che lasciare i suoi soldi ai cani, sarebbe molto più importante lasciarli a quelle Associazioni che si occupano della fame nel mondo e forse in questo modo la sua magnanimità sarebbe molto più apprezzata.

Francescotto Franco

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da gio17

    Ma com’è bello lasciar fare agli altri e poi giudicare quello che fanno, tanto più negativamente se non hanno fatto come avremmo voluto noi!
    Premesso che per quello che ne sappiamo l’anonimo benefattore potrebbe regolarmente fare donazioni anche per i poveri del mondo, mi permetto di dare un paio di consigli al lettore indignato: perché insinuarsi nelle vite altrui senza conoscerne i presupposti? E perché non rispettarne comunque le scelte?
    Il suo rimprovero potrebbe essere applicato a tutte le spese “superflue” che quotidianamente ognuno di noi fa. Se invece di spendere soldi per il cinema o la pizza o per acquistare un nuovo cellulare o per l’abbonamento a Sky , o per … Ognuno vive e agisce nel proprio ambito. Non possiamo smettere di vivere perché in altre parti del mondo soffrono, specie se la sofferenza è determinata da situazioni politiche complesse nei confronti delle quali tutta la beneficenza del mondo non serve praticamente a nulla.
    Io per quello che posso un po’ ne faccio e penso sia sempre una buona cosa, indipendentemente dalla scelta del beneficiario.

    Giorgio Pittalis

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