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Lettera aperta al Presidente Fontana

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29 Luglio 2020

Gentile Presidente Fontana,
mia madre era casalinga, aveva un conto corrente, quello di tutta la famiglia, presso il Credito Varesino di Viale Borri, un marito (e un padre) che faceva il pendolare tra Varese e Milano e che portava a casa lo stipendio con il quale la nostra famiglia viveva assai dignitosamente.

Mia madre era una superfifona. Perché ogni mese aveva paura di non farcela, e per questo amministrava con grande attenzione e grandi sacrifici, anche  personali, queste entrate. E lo faceva per garantire una vita serena ai propri figli. Ma io, davvero non lo sapevo, a me spettavano sempre e solo sorrisi e spensieratezza.
Tuttavia li vedevo e li sentivo alla sera, a bassa voce nella loro camera, discutere delle spese impreviste per la casa, o proprio delle spese dentistiche per i figli.
Era una superfifona, quando al sabato mi lasciava in camera “uno o due deca”, perché sapeva bene che la posta di bilancio famigliare, chiamata figli, aveva la priorità su tutto, fosse per un libro, una festa, un piccolo divertimento.
Era superfifona, quando nel 1985, rimase improvvisamente vedova, con due figli già grandi certo, ma non propriamente indipendenti economicamente.
Eppure ha sempre trasformato quella paura, quella fifa, in coraggio.

Vede, Presidente Fontana, comprendo che non è affatto divertente quello che le sta accadendo, ma la dignità è la cosa più importante che abbiamo. Quella cosa per cui sua madre non avrebbe evaso le tasse perchè superfifona, non si può sentire. Sua madre non dovrebbe aver evaso le tasse, punto. Perché, mi creda, diventa offensivo per la mia di madre e per tutte quelle madri che, pur non avendo conti alle Bahamas o in Svizzera,  quotidianamente, fanno i salti mortali per tirare avanti.
Cordialmente

Alessandro Goitan

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Colpito e affondato. Punto.

  2. Avatar
    Scritto da mtn

    Bella lettera sì, ma io, prima di giudicare commentare condannare e accanirmi su un’unica persona, proporrei di andare a spulciare allo stesso modo la posizione di tutti i ns governanti e amministratori, poi esprimerei il mio giudizio, anche spietato, se necessario. Sono sicura che ne vedremmo delle belle e …… si salvi chi può!

  3. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    Pur ammettendo che avere 5 milioni sul conto non equivale automaticamente ad essere considerati evasori,averli alle Bahamas non aiuta di certo ad avvalorare queste tesi…

  4. Avatar
    Scritto da mtn

    Ma quante migliaia o milioni di italiani hanno conti nei paradisi fiscali?
    Tutti evasori? Evidentemente qualcosa che non va in Italia c’è! Meglio non avere questi problemi, o queste fortune!

    1. Avatar
      Scritto da Felice

      Perchè portare dei soldi su di un conto alle Bahamas (o in altri paradisi fiscali) se non lo si vuole oscurare agli occhi del fisco? E’ evidente che sono evasori o quantomeno si tratta di elusione fiscale….pratica che si colloca sulla linea di confine tra lo sfruttare dei vuoti normativi ed infrangere la legge.

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