Le tue ragioni del Sì, caro Giovannelli, secondo me hanno poco a che fare con la “ragione”. Riguardano piuttosto la tua “fede” politica. Tu parli di CAMBIAMENTO dicendo che la vittoria del Sì metterebbe fuori gioco la vecchia nomenclatura politica. Dimentichi però che Renzi è “di nascita” (e di ascendenza) democristiana. Non a caso la maggior parte dei suoi provvedimenti di governo favoriscono gli interessi della vecchia élite di potere, cioè di quel conglomerato d’interessi economici e finanziari che, da sempre, comanda in Italia. Tu parli pure di DEMOCRAZIA affermando che la riforma costituzionale non toglierà diritti ai cittadini. Come puoi dire una cosa del genere?!? La riforma toglierà ai cittadini il diritto di votare i propri rappresentanti al Senato e sostituirà 300 senatori eletti democraticamente con 100 senatori raccomandati dai Partiti. E le AUTONOMIE? Non è forse vero che la riforma toglierà potere alle Regioni accentrando a Roma molte decisioni che, attualmente, sono prese a livello locale? Il tuo ragionamento sul CLIMA POLITICO, lasciatelo dire, è davvero incauto. A te piace il cambiamento “a prescindere”. Distruggono un edificio bello e solido per rimpiazzarlo con una catapecchia e tu sei contento e soddisfatto perché, così facendo, c’è stato un cambiamento. CAMBIAMENTO… che parola magica! Peccato che si tratti di cambiamento in peggio.
Caro Giovannelli, tu parli di CAMBIAMENTO dicendo che la vittoria del Sì metterebbe fuori gioco la vecchia nomenclatura politica. Dimentichi però che Renzi è “di nascita” (e di ascendenza) democristiana. Non a caso la gran parte dei suoi provvedimenti di governo favorisce gli interessi della vecchia élite di potere, cioè di quel conglomerato d’interessi economici e finanziari che, da sempre, comanda in Italia.
Le tue ragioni del Sì, caro Giovannelli, secondo me hanno poco a che fare con la “ragione”. Riguardano piuttosto la tua “fede” politica. Tu parli di CAMBIAMENTO dicendo che la vittoria del Sì metterebbe fuori gioco la vecchia nomenclatura politica. Dimentichi però che Renzi è “di nascita” (e di ascendenza) democristiana. Non a caso la maggior parte dei suoi provvedimenti di governo favoriscono gli interessi della vecchia élite di potere, cioè di quel conglomerato d’interessi economici e finanziari che, da sempre, comanda in Italia. Tu parli pure di DEMOCRAZIA affermando che la riforma costituzionale non toglierà diritti ai cittadini. Come puoi dire una cosa del genere?!? La riforma toglierà ai cittadini il diritto di votare i propri rappresentanti al Senato e sostituirà 300 senatori eletti democraticamente con 100 senatori raccomandati dai Partiti. E le AUTONOMIE? Non è forse vero che la riforma toglierà potere alle Regioni accentrando a Roma molte decisioni che, attualmente, sono prese a livello locale? Il tuo ragionamento sul CLIMA POLITICO, lasciatelo dire, è davvero incauto. A te piace il cambiamento “a prescindere”. Distruggono un edificio bello e solido per rimpiazzarlo con una catapecchia e tu sei contento e soddisfatto perché, così facendo, c’è stato un cambiamento. CAMBIAMENTO… che parola magica! Peccato che si tratti di cambiamento in peggio.
in Ebbene SI
Caro Giovannelli, tu parli di CAMBIAMENTO dicendo che la vittoria del Sì metterebbe fuori gioco la vecchia nomenclatura politica. Dimentichi però che Renzi è “di nascita” (e di ascendenza) democristiana. Non a caso la gran parte dei suoi provvedimenti di governo favorisce gli interessi della vecchia élite di potere, cioè di quel conglomerato d’interessi economici e finanziari che, da sempre, comanda in Italia.
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