Ospedali del Verbano, Pellicini chiede un incontro con la Regione
Alto Varesotto - Continuano le preoccupazioni per la situazione della sanità dell'Alto Varesotto a fronte dell'ipotesi di un nuovo ospedale in Valcuvia
Un programma preciso per informare i cittadini sull’ipotesi di un nuovo ospedale in Valcuvia, unitamente ad un incontro in Regione per parlare dei progetti riguardanti la sanità nell’Alto Varesotto (nella foto, l’ospedale di Cittiglio).
Sono questi i due punti salienti che una lettera scritta dal senatore Piero Pellicini è giunta sul tavolo del Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni per chiedere maggior chiarezza sul nuovo ospedale.
«Scrivo per esternare la preoccupazione del territorio nascente dall’ipotesi della realizzazione di un nuovo ospedale a Cassano Valcuvia, tra Luino e Cittiglio. Allo stato non ho elementi – scrive Pellicini – per dare giudizi a questo progetto. Purtroppo però questa scelta annunziata ha avuto l’effetto di preoccupare fortemente la popolazione del Nord Verbano. Si teme che nel periodo occorrente per realizzare il nuovo ospedale – se il progetto decollerà – si trascurino gli ospedali esistenti, depotenziandoli. Si paventa quindi la loro chiusura».
Per questo motivo, anche alla luce delle dichiarazioni del neo insediatosi direttore dell’Ospedale di Circolo Roberto Rotasperti che ha definito il futuro ospedale del Verbano come «la naturale evoluzione dei due plessi», Pellicini chiede alla Regione che ne sarà delle sue strutture esistenti. Per questo motivo il senatore di An nella sua lettera chiama in causa lo stesso Lucchina, approdato ora alla sanità lombarda oltre ai referenti della casa delle libertà sul territorio, vedi Buscemi, Valentini, Borsani, Ferrazzi e sindaci interessati per fissare un incontro sulle sorti della sanità nell’Alto Vareseotto.
Quanto ai cittadini Pellicini termina la sua lettera chiedendo a Formigoni che «a seguito dell’incontro fra le forze della maggioranza si proceda ad un programma preciso e serio di informazione delle popolazioni interessate agli ospedali di Luino (nella foto), Cittiglio, Cuasso al Monte, che, allo stato, svolgono un ruolo insostituibile sul territorio e che non possono essere depotenziati o, peggio che mai, chiusi».
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