Cento giorni che non mi spazzolo e non vado a dormire

Prorogato al 30 aprile il termine ultimo per partecipare alla rassegna di racconti "Con-1000 storie": non un concorso letterario, ma solo una bella iniziativa che dà la parola ai giovani. Ecco, per i lettori di "Varesenews", uno dei racconti presentati

È Eccezionale come le ragazze improvvisamente maturino prima dei ragazzi… cioè, son lì che già parlan di ragazzi, cotte e baci, con Tanta Voglia d’Amare mentre i bambocci giocan a pallone con Tanta Voglia d’Esser Come Dragonball…

I ragazzi cambiano solo molto più tardi, ma saltando direttamente alla fase successiva: la "Tanta Voglia di Scopare"… riprenderanno la fase "Tanta voglia d’amare" solo dopo qualche anno, resisi conto che fingere questa è necessario per giungere all’altra.

Questo sfasamento fa sì che le ragazzine vogliano assolutamente concupire, ma trovandosi circondate da dei "bambini", seppur coetanei, son costrette a rivolgere i propri occhi verso i ragazzi più grandi…

I ragazzi più grandi ovviamente guardan alle ragazze coetanee, oramai del tutto fisicamente fruibili e giunte anch’esse alla fase "Tanta Voglia di Scopare". Ovviamente con ragazzi ancora più grandi… Ragazzi più grandi che volentieri accontenterebbero le curiosità di queste neo-iscritte al circolo del vizio, ma per qualche cavillo che non sto qui a spiegare, preferiscono trattenersi ed evitare il carcere.

Tutto questo spiega le difficoltà per le quali è così complicato trombare prima di quest’età. Salvo mentendo sulla propria età… «Freddoo… frrreddoo…»
«Pàlle!»

Il declivio roccioso proseguiva verso l’alto ostentando la propria pendenza quasi fosse una qualità; gli alberi scarichi di fogliame ammiccarono ai tre quasi ad accennare allo sforzo richiesto.
Per Sabatino non era una buona giornata: pessima.

«Ho visto cose che voi umani non potete -»
«- potreste -»
«-immaginare. Ho visto un branco d’idioti avanzare senza scopo verso la Cima Coppi dell’idiozia. Ho visto le mie stesse gòcce di sudore tramutarsi in ghiaccio prima di toccare terra. Ho visto che qualcuno è stato in bagno tanto di quel tempo che…»
«Ma finiscila.»
«Che se cagavi a casa evitavamo i lupi del Crepuscolo!».
«Sì, i lupi delle Prealpi… va’ che non siamo in Transilvania.»

I giovani maschi hanno questa peculiarità: quando v’è l’occasione d’appropinquarsi ad elementi femminili dalla palese indipendenza non è possibile scontrarsi con strutture naturali o artificiali che possano fermarne l’avanzata: la strada del Percorso Vita era perciò un banalissimo ostacolo alla loro ascesa verso l’idealizzato paradiso femminile irraggiante speranza dalla cima del Dilettoso Colle.

La strada si fece ripida, ma la vicinanza della luce del falò ed i suoni di risa e chitarra incitarono il passo.
Girata la curva tornante finale gli si pararon innanzi 15 ottime fanciulle delle varie scuole del circondario più 2 cugine di non so chi. Maschi: 6.
«Il Paradiso: la festa ideale: minima percentuale virile, alta concentrazione di giovini fighe scompagnate, dedite ad una serata etilica.»
«Un Baccanale…»
«Un Baccanale! di cui noi saremo gli dèi.»
«Così sia.»

In effetti, statisticamente, le possibilità c’erano. Uno dei maschi era persino palesemente ricchione.
Ma non tutto proseguì al meglio.

Lei era meravigliosa. Il viso ovale, i capelli lunghi, alta e snella e tant’altri commenti da mentalità maschile ch’è meglio tralasciare. Sarebbe d’altrettanto tralasciabile valore il misero tentativo d’approccio ingaggiato sin ora dal nostro eroe: pedinamenti in venerazione, ossessione lenta e sviolinati assensi. Ed era dalla terza che la manfrina proseguiva infruttuosa…

Quella sera però qualcosa cambiò:sarà stata l’atmosfera d’altitudine, il periodo pre-feriale, il fascino dello scalatore o la grossa quantità di Baileys ingollata dalla Giovine; fatto sta che il nostro eroe le stava parlando senza ridursi a uno zerbino innamorato.

La conversazione si fece affabile ed i pre-raffaeliti mai gli parvero tanto interessanti e la professione di restauratore mai fu tanto invitante come quando descritta e catalizzata da labbra così tenere e rosa e, nell’immaginazione, dolci di pesca.

Ciò gli diede una nuova conferma d’esistenza, un barlume di speranza in un mondo buio di materialità ed egoismo: lei non era come le altre: era interessante al di là di MTV, senza fronzoli discotecari o bisogni modaioli: pura, incontaminata dalle mode. Lei era una Dea degna d’idolatria!

Fu l’inconfondibile rumore del motore ad annunziar l’avvento della maledizione su 4×4.

«Uhè, è arrivato il Giangi Caraffa col Frilander» bramì Sabatino.
Il Caraffa… Diamine. Un’antitesi, una pustola, un cancro, un emeritostronzo. Non fa sport. Non studia. Non fa un marone.
Diamine, lui tromba però.
Sdegnati dalla funesta presenza fighetta su quattro ruote motrici, i tre scalatori, al limite ciclomuniti, optarono pella riunione strategica: «…E così s’annuli il Caraffa!» Vodka a sancire il patto bellico e via. Ma il Gran Consiglio di Guerra fu già dannoso: il Giangi stava minacciando quella Dea di quarta liceo…

«Uhè, Cucciòla!»
"Squallido…"
«Ciao Giangi. Sei salito col Frìlender?»
"Ti prego, non gonfiare il suo ego, non permettergli di vantarsi, non rivolgergli parola né sguardo!"
«Èh! Mica posso farmi lo sterrato con la CC…»
"Appunto."

Ma la conversazione automobilistica non proseguì a lungo: dopo cinque scambi il Caraffa già esploravale il cavo orale. "Agghiacciante…"
Senza alcun pudore (o pietà) i due s’avvolsero l’un l’altra alla luce del falò; lo stesso che bruciava i peli del nostro eroe sedutovi troppo vicino per impedire gli si vedesse il viso, gli occhi infossati…
«Uhè, Ciccia: smolliamo ‘sta palla ché c’ho gli ingressi al Namber.» Meno celestialmente di prima ella annuì. In quel vortice.

La Tuborg di Sabatino gli toccò la spalla e lui afferrò concetto e bottiglia. Seduti, in tre, intorno al fuoco, discussero.

Riferimenti alcolici.

E fu così che pensai per la prima volta che se fossi rinato donna mi sarei gentilmente offerta a mio piacimento, ma dandomi di sicuro a ragazzi divertenti, intelligenti, gentili o con stile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Aprile 2004
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