Pallacanestro Varese più solida e senza paura della parola “playoff”

A dispetto di un precampionato difficile, il gm Horowitz punta in alto nella serata dedicata agli sponsor. Sulla maglia due nuovi marchi di respiro internazionale, Motorola e Westminster Group

È una maglia che parla, quella della Pallacanestro Varese che è stata presentata questa sera – martedì 24 – nel Salone Estense, il cuore della casa di tutti i cittadini come ha spiegato il sindaco Davide Galimberti. Una maglia – bianca la prima e rossa la seconda, come tradizione – che parla e dice che la società biancorossa stia diventando sempre più attrattiva per gli sponsor, una condizione fondamentale per allestire una squadra competitiva come – si spera – sia quella che avrà a disposizione Herman Mandole per la Serie A

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La Pallacanestro Varese si presenta agli sponsor 4 di 7

Le divise dicono che i marchi presenti nella stagione scorsa sono di nuovo tutti presenti – cosa mai scontata – e che soprattutto ce ne sono due, nuovi di zecca dal respiro internazionale. Il primo, Motorola (del gruppo Lenovo) era già stato anticipato al mattino, il secondo (Westminster Group) è una sorpresa tenuta in serbo per la platea selezionata (consorziati, autorità, altri sponsor) che ha partecipato alla serata di Palazzo Estense.

Movimenti importanti extra cestistici (non gli unici: nel pool, con tagli minori, entrano anche l’acqua minerale Valmora e la società varesina Summeet) fondamentali sulla strada di quella sostenibilità predicata da Luis Scola fin dal suo arrivo in società e ripetuta dal “General” anche in questa serata, pur senza calcare la mano.

Ora però si attende il riscontro del campo, quel che preme di più a chi fa il tifo ogni domenica a Masnago e a chi mette risorse nelle casse della società. Da domenica prossima (a Brescia) si farà sul serio, con Nico Mannion pronto finalmente a scendere sul parquet: «Sto bene, sono pronto e sono orgoglioso di essere capitano di questa squadra a soli 23 anni» spiega il Red Mamba che ora dovrà trovare le misure giuste per collaborare con l’altra stella della squadra, Jaylen Hands, e per alimentare il compagno potenzialmente più spettacolare, il pivot saltatore Kao Akobundu-Ehiogu.

Dalla società, le parole del gm Max Horowitz mettono pressione: «Siamo felici sia dei giocatori acquistati, sia di quelli confermati, e crediamo che la nostra organizzazione abbia la forza per andare avanti e disputare i playoff». Un azzardo? Sì, dice un precampionato non certo frizzante, ma come sempre le partite che contano devono ancora cominciare. A Herman Mandole, al suo staff e ai suoi uomini il compito di tradurre in realtà le speranze: la società ha “messo a terra” una serie di obiettivi (la foresteria, le giovanili sempre più larghe, la sistemazione del palazzetto, il consolidamento degli azionisti, l’arrivo di nuovi sponsor). Manca il riscontro del campo, quello che tutti sperano.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Settembre 2024
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