Kastritis, candeline in biancorosso: “Con Cremona serve grande concentrazione”
Il tecnico greco ha compiuto 43 anni ma pensa alla sfida salvezza con la Vanoli: «Battere Scafati ci ha dato fiducia ma ora serve un altro passo avanti»

Compleanno in biancorosso per Ioannis Kastritis. Il tecnico di Tripolizza, da metà febbraio allenatore della Openjobmetis, ha spento 43 candeline e se potesse farsi un regalo sceglierebbe due punti in classifica nel prossimo impegno, il match interno di domenica 6 aprile contro la Vanoli Cremona.
Le due formazioni lombarde sono infatti appaiate al terzultimo posto in classifica (c’è anche Napoli alla pari) ed è chiaro che un successo nello scontro diretto darà ai vincitori una bella spinta in chiave salvezza. Di Cremona Kastritis aveva già parlato subito dopo il successo su Scafati e oggi – venerdì 4 – dopo il consueto allenamento aperto alla stampa, ha ribadito il concetto: «Il successo di domenica scorsa è stato solo un passo in avanti; ora ogni partita è come se fosse un singolo quarto di una partita ancora più grande che è l’intero campionato».
Secondo l’allenatore biancorosso, l’approccio della squadra in questi giorni è stato quello giusto: «La settimana non è stata diversa della precedenti ed è un bene, nel senso che, parlando di impegno e concentrazione, tutto è stato come sempre da quando sono a Varese. Ovviamente la vittoria su Scafati ci ha dato maggiore fiducia».
In questi giorni Kastritis e il suo staff hanno “accolto” due novità: Ethan Esposito che ha fatto in tempo a esordire nel turno precedente e Grant Anticevich, pronto a scendere in campo contro la Vanoli: «Avere tanti giocatori a disposizione è una cosa positiva – spiega il coach – perché permette di lavorare con maggior intensità e di provare soluzioni diverse. Adesso abbiamo più armi a disposizione e la possibilità di variare negli assetti di gioco: stanno lavorando bene anche se non è facile integrarsi in pochi giorni».
Riguardo all’avversaria di turno infine: «Cremona è una squadra con molto talento, soprattutto nel reparto delle guardie; hanno una serie di giocatori che fanno da collante, che conoscono il loro ruolo e che possono essere molto pericolosi. Il nostro livello di concentrazione dovrà essere molto alto; dovremo fare la nostra miglior partita, in particolare nella metà campo difensiva. Dobbiamo impedire alle loro guardie di segnare tanti punti».
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