Lombardia prima in Italia per produzione di rifiuti
Il consiglio regionale ha approvato l'atto di indirizzo di pianificazione regionale in materia di rifiuti
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato l’atto di indirizzo di pianificazione regionale in materia di rifiuti, licenziato dalla Commissione Ambiente nella seduta del 14 aprile scorso. Il provvedimento, che costituisce la base sulla quale la Giunta predisporrà un documento di programmazione che, oltre a fare il punto sui risultati raggiunti, coordinerà un sistema di azioni e sforzi per ottenerne di nuovi e migliori, è passato col voto favorevole della maggioranza, quello contrario dell’opposizione e l’astensione del Gruppo dei radicali. A livello nazionale la Lombardia si posiziona al primo posto per produzione di rifiuti, sia urbani che speciali: i primi si attestano attorno a 4.700.000 tonnellate, corrispondenti a 500 kg per abitante e per anno, i secondi ammontano a 15 milioni e mezzo di tonnellate, di cui il 91% classificati come non pericolosi. Da sola la nostra Regione produce il 22% di tutta la produzione nazionale di rifiuti. "Pregio del provvedimento che abbiamo approvato – ha detto il Consigliere regionale e relatore del documento Giovanni Bordoni (F.I.) – è che gli obiettivi di gestione dei rifiuti sia urbani che speciali sono comuni: a) incentivazione della ricerca dei materiali recuperabili; b) identificazione dei sistemi di effettivo recupero e riciclo della materia; c) smaltimento di tali rifiuti e localizzazione di nuovi impianti in aree non ritenute di pregio". Bordoni ha poi spiegato quali saranno le fasi e i passaggi per raggiungere tali obiettivi: "Orientare in modo coordinato le scelte delle istituzioni e degli attori economici; potenziare il coordinamento tra i diversi livelli territoriali-istituzionali; ricercare nuove forme di partecipazione alla gestione del servizio; sensibilizzare le industrie a sfruttare integralmente le materie prime e riciclare gli scarti nello stesso ciclo di produzione; censire, attraverso la collaborazione delle Province, i siti non idonei all’eventuale localizzazione di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti". L’atto di indirizzo si pone come traduzione pianificatoria delle previsioni contenute nell’articolo 19 della legge regionale 26/2003 che detta "norme in materia di gestione dei rifiuti, energia e utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche". |
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