«Ospedale, sì alla fondazione ma solo se di carattere pubblico»
Da tempo di parla dell’autonomia del nosocomio cittadino. Il Comune sarebbe favorevole, ma si stanno studiando soluzioni con la Regione. Presto una commissione consiliare
«Siamo favorevoli all’autonomia dell’ospedale di Saronno e stiamo valutando con la Regione l’ipotesi della gestione tramite la creazione di una fondazione, ma deve essere comunque a maggioranza pubblica». L’assessore alla salute del Comune di Saronno, Luciano Cairati, spiega la posizione dell’amministrazione comunale in merito alla futura probabile autonomia del nosocomio cittadino. L’autonomia era voluta da tempo in città, tanto che quando l’ospedale di piazzale Borella era entrato a far parte dell’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio, cui fa capo anche il Galmarini di Tradate, era nato un comitato spontaneo di medici e cittadini che chiedevano l’indipendenza. La motivazione è sempre stata riferita alla particolarità della città di Saronno, situata al confine delle tre province di Varese, Como, Milano e tra qualche mese della futura provincia di Monza.
«Abbiamo un ospedale che serve diverse realtà che vanno oltre il confine provinciale – prosegue Cairati -. L’ipotesi dell’autonomia è reale e ha un suo fascino, ma stiamo ancora vagliando tutte le strade». Infatti, ultimamente si stanno effettuando diversi incontri tra Comune di Saronno e Regione per capire come muoversi intorno all’ipotesi della fondazione. «Abbiamo posto fin da subito la condizione che se di “fondazione di gestione” si parla, deve essere a carattere pubblico, ovvero che la maggioranza sia detenuta da enti pubblici, come possono essere amministrazioni comunali e Regione».
Il sistema della fondazione potrebbe infatti prevedere anche l’ingresso di privati, ma se così dovesse essere, secondo il comune di Saronno, non dovranno mai essere in maggioranza rispetto all’ente pubblico. «Non vi è ancora nulla di definito – conclude Cairati -. Stiamo proseguendo per step e quasi sicuramente nel prossimo consiglio comunale sarà istituita una commissione consigliare che avrà il compito di studiare, analizzare e discutere la situazione».
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