Errepi, da tacchificio a store dell’abbigliamento
Gran pienone all'inaugurazione di questo pomeriggio
«Vede, una volta questo era un "tacchificio", i miei genitori producevano tacchi per le scarpe di mezza Lombardia». Sembra quasi una fantasia quella della signora Roberto, una delle proprietarie dell’Errepì, ampio negozio dove c’è la fila alle casse e fra gli scaffali, in un sabato pomeriggiio come tanti. Eppure è proprio così.
Lo si scopre nel corso di una inaugurazione per rilanciare l’attività, dal ’97 con una nuova compagine societaria, che sembra aver avuto un ottimo appeal tra i clienti.
Lo spazio, inteso come superficie, è l’unica componente che all’Errepì di Gazzada può far venire in mente una fabbrica o un opificio artigianale: una pianta rettangolare, con ampi spazi dove trovano posto dalle scarpe agli oggetti di pelletteria, dall’abbigliamento classico a quello sportivo e per bambini.
Un esempio di "riconversione" degli spazi produttivi e a vocaz
ione economica, insomma, che rappresenta per molti versi l’atra faccia del loft in chiave commerciale.
In effetti la clientela non è mancata in questa giornata, come la soddisfazione della proprietà: «Abbiamo lavorato duramente per offrire al nostro pubblico i prodotti migliori e per realizzare questo spazio – afferma la signora Roberto – . Ora qui non si produce più, siamo un negozio a tutti gli effetti, ma quello che abbiamo ereditato dal passato è certamente la passione per la qualità e la cura per il cliente»
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