La ricerca dell’Insubria ottiene quasi un milione di euro

L'ateneo sarà capofila di 7 progetti di ricerca finanziati dal Miur. Tra gli argomenti: i pesci, i terremoti, le radici della piante e l'emotività in economia

L’Università dell’Insubria è capofila di 7 progetti di ricerca tra i 1173 finanziati dal Ministero dell’Università con 130.700.000 Euro nell’ambito dei Progetti di Ricerca di Rilevante Interessante Nazionale (PRIN) 2005, che, come ogni anno, vengono proposti dagli atenei italiani e realizzati grazie alla collaborazione tra unità di ricerca di università ed enti nazionali ed esteri.

 

Il cofinanziamento destinato ai sette progetti “made in Insubria” è pari a 515.000 Euro da suddividere tra le unità di ricerca degli atenei ed enti partner.

 

Accanto alle 7 unità di ricerca “capofila” a livello nazionale, altre 27 unità dell’Ateneo sono coinvolte in altrettanti progetti PRIN (di cui non sono coordinatori) e hanno ricevuto un cofinanziamento: l’importo complessivo erogato dal MIUR all’Insubria è quindi pari a 934.096 Euro.

 

Un impegno finanziario in crescita dato che lo scorso anno, erano 21 le unità di ricerca destinatarie del cofinanziamento  PRIN, pari a 781.200 Euro, mentre i progetti coordinati dal nostro Ateneo erano 6 e il contributo ministeriale a loro assegnato era di 995.000 Euro.  

 

Le ricerche di cui è capofila l’Università dell’Insubria spaziano in numerosi settori scientifici: economia, medicina, scienze biologiche, scienze della terra.

Un cofinanziamento di 61.000 euro è stato riconosciuto al progetto “Conoscere l’impatto di conoscenze ed emozioni nelle decisioni economiche”. Si tratta di una ricerca condotta dal professor Michele Bernasconi, docente di  Scienza delle finanze  della Facoltà di Economia, che mira ad individuare le preferenze dei decisori, valutare i casi in cui le conoscenze del contesto decisionale sono limitate o imprecise (per ambiguità, circostanze impreviste, memoria limitata), e analizzarne l’impatto in situazioni economiche quali avvengono nell’interazione degli individui nei mercati, nella stipulazioni dei contratti, nella formulazione di scelte di politica economica valide per la società nel suo complesso.

Scelto dal Miur anche il campo di ricerca del professore di geologia della Facoltà di Scienze di Como Alessandro Michetti che indaga sull’area compresa tra il Lago di Garda e il Lago Maggiore raccogliendo informazioni approfondite sull’assetto geologico di questo territorio e valutare e prevenire i possibili rischi legati alla sismicità dell’area. La zona tra il Lago di Garda e il Lago Maggiore, infatti, così come l’intera Lombardia Occidentale, è considerata priva di un rischio sismico significativo sulla base di programmi di ricerca condotti circa 20 anni fa. Lo stile e l’entità di alcune deformazioni riconosciute recentemente nei sedimenti più giovani (quaternari) e nel paesaggio di questa zona impongono degli approfondimenti.

 

 

Anche il Magnifico Rettore Renzo Dionigi è capofila di un progetto di ricerca che vuole approfondire le correlazioni tra danni prodotti da ischemia ed episodi di rigetto in seguito a trapianti. (nella foto)

 

Nel campo delle bioteconologie il professor Marco Saroglia , docente di acquacoltura della Facoltà di Scienze MM.FF.NN, studierà la qualità delle carni nei pesci di allevamento sfruttando i naturali meccanismi di controllo della crescita ed in particolare il fenomeno della “crescita compensatoria”, cioè una fase di crescita inusualmente veloce a seguito di un periodo di digiuno.

 

Sarà finanziaria con 117.000 euro la ricerca di Alessandra Maria Andreoni,  docente di ottica non-lineare della Facoltà di Scienze di Como , che mira a mettere a punto una tecnica che consenta di osservare in tempo reale fenomeni ultraveloci di interesse scientifico rilevante quali trasformazioni di conformazione della materia, reazioni chimiche di interesse biomedico, dinamiche che  regolano l’azione dei farmaci.

 

58.000 euro sono stati assegnati al progetto di ricerca sui sui fattori che condizionano l’architettura delle radici nelle piante legnose. Il professor Donato Chiatante, docente di Botanica Ambientale ed Applicata  della Facoltà di Scienze di Como, analizza i fattori ambientali che condizionano la struttura e l’architettura delle radici nelle piante. Il modo in cui si esercita questa influenza è noto per quanto riguarda le piante di interesse agronomico, mentre sono scarse le conoscenze relative alle piante legnose, cioè alberi, arbusti e piante da frutto. Su di esse indaga il progetto coordinato da.


Sempre apprezzato è il lavoro del  professor Luigi Lugiato, docente di Ottica quantistica della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. di Como, che questa volta vuole sviluppare nuove applicazioni nei campi dell’imaging quantistico e della metrologia quantistica.

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Pubblicato il 01 Marzo 2006
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