Dopo la paralisi, al Circolo riparte l’attività chirurgica

Con un'ora di ritardo, l'unità di crisi ha dato il via libera ai chirurghi in attesa nel quartiere operatorio. Attesa la relazione che fa luce sull'accaduto

A ventiquatt’ore di distanza, all’ospedale di Circolo l’attività chirurgica è ricominciata. Il ruolino di marcia, però,  non è stato rispettato: l’unità di crisi, che si è riunita alle 8, ha atteso fino alle 9.30 prima di dare il via libera alle equipe chirurgiche pronte dalle 8.30 come annunciato ieri dal direttore generale Carlo Pampari: « Hanno voluto essere sicuri che nessun problema ulteriore si potesse verificare» la spiegazione fornita dall’ospedale.

La situazione è stabile ormai da ieri pomeriggio, quando i tecnici dell’Enel e della Cofathec hanno ripristinato le centrali di alimentazione. Per precauzione, dopo il black out, si era deciso di sospendere tutti gli interventi chirurgici, autorizzando solo due casi urgenti trattati nelle sale di day surgery nel vecchio padiglione centrale.
Anche la notte è trascorsa tranquilla senza urgenze e il personale tecnico rimasto di guardia non è dovuto intervenire.

Ripartita la macchina sanitaria, rimane aperta la questione tecnica e giudiziaria: ognuno attende di conoscere i motivi dello sconcertante black out che ha paralizzato per quasi un’ora l’attività del nosocomio. Questa mattina , il direttore Carlo Pampari attende la relazione dettagliata da parte dei tecnici della ditta esterna responsabile della manutenzione delle apparecchiature, nel caso specifico, dei 4 gruppi elettrogeni alimentati a kerosene che non sono entrati in funzione al momento del calo di tensione.
Spiegazioni sono attese anche a livello politico e dalla magistratura che ha aperto un nuovo fascicolo sul "Circolo".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2007
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