«Gli zingari devono andare a scuola con le loro gambe»
La Lega Nord di Saronno torna a a protestare contro la scuola che il Comune sta realizzando al campo nomadi
riceviamo e pubblichiamo la replica all’Assessore Raimondi sulla scuola nel campo nomadi da parte della Lega Nord di Saronno:
Una scuola al campo zingari non deve esistere né ora né mai. Né come. Struttura scolastica in senso compiuto, né come struttura di supporto alla scuola vera. Esiste già una scuola a cui tutti, anche i ragazzi lombardi di origine zingara, devono fare riferimento. Solo questa va supportata economicamente. Non si possono creare semplificazioni nel sistema educativo solo perché non si è capaci di garantire il diritto allo studio per tutti. Non si può creare una scuola speciale per chi non manda i figli a scuola.
I soldi sono pochi e bisogna fare delle scelte razionali su come spenderli. A queste scelte sono deputati gli organi eletti dai cittadini. Noi non siamo d’accordo con le scelte fatte all’Assessore
Raimondi, poiché pensiamo che ne vada del futuro della nostra comunità locale. Ci dispiace che queste scelte così importanti, non siano state prima dibattute in Consiglio Comunale, come si sarebbe dovuto fare.
Abbiamo già proposto una soluzione al problema: anziché spendere (nella migliore delle ipotesi) 8 mila euro per un insegnante di sostegno da mandare al campo zingari, si utilizzino questi soldi per assumere 2 insegnanti di sostegno da utilizzare nelle scuole vere. Uno di questi potrà seguire la decina di ragazzi zingari, l’altro potrà aiutare gli altri studenti a non rimanere indietro.
Bisogna poi ritirare la richiesta a Roma di un finanziamento di 35 mila euro per la scuola ghetto e ripresentarne un’altra per assumere 7 insegnanti di sostegno o facilitatori linguistici.
I ragazzi saronnesi di origine zingara vengano condotti a scuola dai
loro genitori. Se i saronnesi che vivono nel campo zingari non vogliono mandare i figli a scuola, allora devono essere richiamati
alle loro responsabilità di genitori sia da parte dell’Amministrazione
Comunale, sia da parte delle forze dell’ordine. Non bisogna spendere soldi per sopperire alle manchevolezze chi vuole rimanere nella illegalità. Questa situazione che lede il diritto allo studio dei minori deve finire.
Non possiamo permettere che tutti questi soldi vengano buttati via per una decina di ragazzi che potrebbero andare a scuola con le proprie gambe. Ci sono minori che ne hanno sicuramente più bisogno, come ad esempio quelli ricoverati in Ospedale per lungo periodo. Saranno pochi, ma se dobbiamo scegliere tra ragazzi sani e malati, dovrebbe essere ovvio a tutti dove investire i soldi dei contribuenti.
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