Natalia e Naike, capitane a confronto
Alla vigilia del turno infrasettimanale di Yamamay e Von, tracciamo un parallelo tra le ragazze simbolo delle due squadre
Sono le due squadre femminili di punta del panorama sportivo provinciale: Yamamay Busto e Varese Olona Nuoto hanno da poco iniziato i rispettivi campionati di serie A1 regalando belle soddisfazioni ai propri tifosi e si preparano a un turno infrasettimanale molto atteso contro due avversarie storiche. Le ragazze di Parisi giocheranno in trasferta a Sassuolo, quelle di Vidovic attendono nella vasca di casa il Rapallo Nuoto. Un parallelo che si aggiunge ai tanti emersi in questo primo scorcio di stagione e che facciamo commentare a Natalia Viganò e Naike Mendozza, capitane rispettivamente di farfalle e ondine.
Sassuolo e Rapallo sono le più accese rivali di Yama e Von: qual è la chiave per batterle?
Viganò: «Difficile trovare un punto debole di Sassuolo. Forse in ricezione non sono così salde, di certo dobbiamo scendere in campo concentrate e concrete fin dall’inizio».
Mendozza: «Rapallo quest’anno sembra meno forte che in passato, ma non va sottovalutata. Possiamo batterla con il nuovo gioco che vuole Vidovic: siamo libere di attaccare senza vincoli, le colpiremo da tutte le posizioni».
La squadra sta sentendo in modo particolare questo confronto?
Viganò: «Per ora no, e poi ci sono diverse ragazze nuove che non conoscono la storia di questa sfida. È una partita nuova, diversa da quelle che noi vincemmo due anni fa e pure di quelle che loro hanno conquistato nella scorsa stagione».
Mendozza: «No, siamo alla seconda partita della stagione. È una partita come le altre, da vincere come le altre».
Katerina Buckova e Barbara Bujika sono due novità di rilievo, giocatrici delle Est che hanno già un passato importante. Cosa vi danno in più?
Viganò: «Katerina è un’atleta di alto livello. Conoscendo la sua esperienza siamo certamente più tranquille, poi ha una grande grinta e tanti centimetri che sottorete contano parecchio».
Mendozza: «Barbara ci trascina anche… fisicamente. Non parla molto ma si fa capire bene quando dimostra la sua gran voglia di fare. In pratica ci "obbliga" a seguirla con lo stesso impegno che ci mette lei».
Venerdì scorso avete brillato in diretta tv, quasi in contemporanea. Sensazioni?
Viganò: «Quando si va in televisione è bello, fa piacere, ma una volta in campo si pensa a giocare. Poi è carino rivedersi in registrata».
Mendozza: «Beh, al momento delle presentazioni abbiamo accusato un po’ di emozione, poi in acqua è passato tutto. Piuttosto mi ha fatto un certo effetto quando la mattina dopo ho visto la differita… c’ero davvero anch’io».
Come vivete il ruolo di capitana?
Viganò: «Ormai mi sono abituata. Da un lato so di avere qualche responsabilità in più, dall’altro però ritengo di essere una giocatrice come tutte le altre ed è giusto che sia così».
Mendozza: «Mi diverte molto, soprattutto quando in partita mi metto a incitare le mie compagne. Però siamo tutte grandi e vaccinate, ognuna sa badare a se stessa».
I dirigenti, parlando di obiettivi, mirano alla salvezza. Però i vostri campionati, al di là delle corazzate, lasciano qualche "posto al sole" dei playoff. Ci pensate?
Viganò: «Mah, all’inizio dobbiamo misurarci con le altre squadre per capire qual è il nostro vero livello, visto che siamo all’esordio in A1. Però sappiamo di essere una buona squadra: se creiamo un gruppo compatto e uno stile di gioco originale possiamo puntare più in alto della salvezza».
Mendozza: «All’inizio dell’anno è giusto non pensare ad altri obiettivi; è meglio pensare a una partita per volta altrimenti si rischia di perdersi. Poi, tra un po’ di tempo, capiremo a cosa possiamo puntare per la primavera prossima».
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