«Basta concessioni industriali nella Valle Olona»
Il commento dell’Osservatorio per la salvaguardia del territorio dopo la serata organizzata dal Partito democratico con la dirigenza dell’impianto di coogenerazione che si sta costruendo
Riceviamo e pubblichiamo
Mentre continua la situazione di degrado e incertezza per il patrimonio ambientale della Valle Olona, alcuni rappresentanti dell’Osservatorio hanno partecipato venerdì scorso all’assemblea organizzata a Lonate Ceppino dal Partito Democratico. Dedicata al tema dell’ampliamento della ditta Lepori – Kataoil, la serata avrebbe dovuto contribuire a far chiarezza circa la compatibilità del progetto di questa azienda posta in riva al fiume Olona, la quale intende ampliarsi con un impianto di smaltimento di oli e terre esauste .
Sorvolando sull’ingenua mancanza di posizione da parte del partito organizzatore, il cui unico commento si è rivelato in un invito a sperare nella salvezza tramite il progresso tecnologico e la "fede nella ragione", dobbiamo registrare l’atmosfera di seria (e molto più pragmatica) preoccupazione da parte della popolazione intervenuta , ora più che mai seriamente intenzionata a capire quale rischio verrà generato dalla nuova produzione in termini di salute pubblica ed ambientale. Quali sostanze verranno veramente condotte e trattate sulle rive dell’Olona? Quale la possibilità che il fiume torni a prendersi i suoi territori alluvionali, portando con sè oli pericolosi e inquinanti ? Quale il reale vantaggio in termini di occupazione, a fronte dei disagi che l’azienda porterà?
Risposte che non sono state esaurite – a detta di tutti i presenti, fra i quali alcuni medici – anche per la mancanza di un contraddittorio, essendo tutti i relatori presenti direttamente o indirettamente parte della dirigenza dell’azienda Lepori!
Ma al di là del metodo e rispettando la buona fede di chi ha organizzato, l’Osservatorio dell’Olona non può esimersi da una riflessione più coraggiosa e assolutamente non provocatoria: è ancora nell’interesse della nostra gente e rispettoso per la nostra Terra, concedere altre concessioni industriali sul fondovalle dell’Olona? Noi crediamo che il vero progresso sia la qualità della vita e il riequilibrio di un territorio, non il perseguimento di un modello industriale che non è più proprio di questi tempi e di questa valle. E, una volta per tutte, smettetela con la storia che siamo solo dei giovani visionari, perché dei danni provocati dai vecchi ormai ne hanno tutti le scatole piene .
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