Lo sport disabile chiede attenzione
La nazionale italiana di basket in carrozzina ha creato un sito internet (versolondra 2012. com) per richiamare l’attenzione sullo sport paralampico. Alla vigilia delle Paralimpiadi (29 agosto al 9 settembre), l'appello è: «sosteneteci»
Il 12 agosto scorso si sono conclusi i Giochi Olimpici di Londra 2012, ma esiste un’altra Olimpiade che si disputerà dal 29 agosto al 9 settembre 2012, e che rappresenta la meta dei migliori atleti paralimpici del mondo, pronti a musurarsi agonisticamente e umanamente con avverarsari, limiti e ambizioni. Gli atleti della nazionale di Basket in carozzina (Damiano Airoldi, Matteo Cavagnini, Nicola Damiano, Vincenzo Di Bennardo, Galliano Marchionni, Amine Moukhariq, Giulio Mohamed Sanna Alì), dopo aver conquistato l’ambito traguardo della qualificazione alle Paralimpiadi di Londra 2012, hanno scelto di non aspettare l’inizio dei Giochi per richiamare su di sè l’attenzione. Supportati gratuitamente dall’agenzia “Asterisco”, hanno avviato una campagna di comunicazione, in primis via internet, con l’ambizione di aprirsi un varco negli ingranaggi mediatici nazionali. L’iniziativa, tesa alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e alla divulgazione del movimento, è rivolta soprattutto alle giovani generazioni, affinché possano conoscere le potenzialità del basket in carrozzina.
L’attivazione del sito internet www.versolondra2012.com si propone, infatti, l’obiettivo di incrementare la conoscenza di un universo agonistico parallelo, presentando la carriera, le storie, i traguardi di tutti gli atleti coinvolti, che hanno accettato di impegnarsi in prima persona. Per potenziare l’interesse attorno allo sport per disabili, ponendosi sulla scia favorevole delle prossime Paralimpiadi, i sette atleti della squadra azzurra di basket in carrozzina hanno deciso di cimentarsi con la sfida del web, prima ancora che con gli avversari sul parquet olimpico.
I campioni plurititolati di “Verso Londra 2012” chiedono ascolto e attenzione, offrendo in cambio storie appassionanti ed esemplari di dolore e rinascita, di fatica e trionfo, in grado di coinvolgere un pubblico ampio e di stimolare alla pratica sportiva soprattutto i giovanissimi, colpiti da malattie congenite o vittime di traumi.
Il futuro appartiene a chi sa risvegliare il coraggio dell’impossibile. I cestisti azzurri ci credono: un pallone da basket, la passione di un’intera vita, la maglia azzurra della Nazionale sono le ali con si preparano a volare “Verso Londra 2012”.
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