Contro il Ponte del Sorriso nasce un comitato

Si sono presentati per raccogliere firme contro la creazione di un ospedale del bambino a pochi metri dal Circolo. Credono che tutte le attività troverebbero facile spazio all'interno del vicino ospedale

A sei anni dalla sua discussione in una riunione aperta alla città,  mentre i lavori avanzano e i finanziamenti sono assicurati, nasce un comitato  "per un solo ospedale a Varese". Si tratta di un gruppo di "privati cittadini" che vorrebbero fermare tutta la macchina dei lavori dell’ospedaloe del bambino e della donna e trasferire ogni cosa all’interno dell’ospedale di Circolo. 

Tra i promotori l’ex aiuto pediatra e consigliere comunale a Varese Giovanni Dotti, l’ex funzionario della Prefettura Rag. Cav. Uff. Martino Pirrone, l’ex aiuto pediatra e vice sindaco della giunta Fumagalli a Varese Anna Maria Bottelli, l’ex direttore dell’ACI Luigi Gronchi e l’ex segretario dell’Associuaizone Radicale 12 Maggio Roberto Gervasini. Tutti uniti per denunciare gli sprechi in un momento così delicato del paese in generale e della sanità in particolare. Vengono sottolineati i rischi dei pazienti del Del Ponte spesso costretti a trasferimenti per ricorrere alle sofisticate attrezzature del Circolo, vengono ricordati gli spazi vuoti liberatisi dopo il trasferimento nel monoblocco a iniziare dalla geriatria. Dimenticano, però, che proprio davanti all’ex geriatria è sorta una palazzina di 4 piani per le attività ambulatoriali ( oltre alla dialisi) che sono attualmente accolte in spazi angusti all’interno del Circolo. Anche la citata clinica Santa Maria, già occupata al piano terreno dal servizio di prelievo ematico e dagli ambulatori ortopedici, presto verrà sottoposta a restyling per accogliere la clinica odontoiatrica attualmente a Velate. 

Nella presentazione del problema (una rivisitazione attraverso vecchi articoli di giornale dell’intera vicenda) si punta il ditto contro il CTBO e la sua presidente Emanuela Crivellaro che si sarebbe inserita indebitamente in scelte di politica sanitaria che non le spettavano. Dimenticando che il Comitato Tutela Bambino in ospedale da anni si adopera quotidianamente in corsia e che ha ottenuto premi nazionali ( anche dall’associazione dei pediatri) per la politica di accoglienza in reparto: « Non si capisce da dove sia emersa questa pasionaria e chi le dà credibilità – ha commentato il dottor Dotti –  hanno tenuto conto delle sue opinioni invece di dare credito a fior fiore di tecnici quali il consigliere Nicoletti, la Confconsumatori, l’architetto Cazzona, lo stesso direttore dell’azienda Rotasperti che nel 2004 si spese per un unico presidio».

Quello che contesta il comitato è soprattutto il silenzio delle istituzioni davanti alle domande ripetute sul perchè di quella scelta: « Lo abbiamo chiesto più e più volte al direttore dell’azienda ospedaliera Bergamaschi. L’unica risposta che ci è arrivata è il suo trasferimento….».

A mettere il dubbio sul progetto futuro è anche la dottoressa Bottelli: « Per fare un polo d’eccellenza ci vogliono operatori eccellenti e non personale che vive in trincea a gestire le emergenze».
Una bocciatura senza appello, dunque. Ma senza una prospettiva concreta dato che i suggerimenti proposti ( clinica Santa Maria, ex geriatria ex padiglione di Medicina e ortopedia) non possono essere realizzati.
Come abbiamo già scritto nel nostro editoriale, l’iniziativa arriva tari: il tempo della scelta è passato 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2012
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