Quinto crollo per il Varese: ora è piena zona playout

Anche il Carpi passa (0-2) a Masnago con un contropiede di Mbakogu e un rigore del contestato ex Pesoli. I biancorossi sorpassati dal Cittadella, sempre più a rischio retrocessione

Niente da fare, a Varese è dramma. Sportivo, certo, ma pur sempre dramma. La squadra di Sottili perde di nuovo in casa senza fare gol, arriva alla quinta sconfitta consecutiva e da oggi è ufficialmente all’interno della zona playout insieme al Novara, perché nel frattempo il Cittadella ha vinto anche a Trapani sorpassando biancorossi e piemontesi.
A Masnago passa anche il Carpi, 2-0, con due reti nella ripresa: la prima di Mbakogu gela lo stadio perché fino a quel momento gli ospiti non si erano mai visti, la seconda rinfocola vecchie polemiche perché a siglarla su rigore è Pesoli, ex con dente avvelenato che da queste parti ha lasciato ruggini per via del calcioscommesse. Ma al di là di questi episodi e della partita in sé, è la situazione che spaventa: quella con il Carpi, tra l’altro apparso remissivo per tutto il primo tempo, era la partita che poteva rilanciare con forza le speranze salvezza e invece ha affossato una volta di più la squadra di Sottili. Che forse, azzardiamo, di Sottili non è perché a vederla da fuori pare che ci sia una scollatura tra l’allenatore e chi va in campo: manca quella sensazione del “tutti per uno”, mancano segnali positivi. Non manca l’impegno, nel senso che i biancorossi hanno provato a correre e a premere, ma la sterilità offensiva ha raggiunto livelli tremendi e impensabili per un complesso che oggi schierava Pavoletti, Bjelanovic, Di Roberto e Oduamadi.
Ora, ma è quello che ripetiamo sabato dopo sabato, la situazione è davvero a fortissimo rischio: in questo momento come detto Varese e Novara rischiano di finire diritti ai playout (per la retrocessione diretta il Padova è vicina al raggiungere Juve Stabia e Reggina), e lo scontro diretto alla penultima giornata potrebbe salvare al massimo una delle due. Inoltre le squadre torneranno in campo già martedì, con i biancorossi ospiti dello Spezia di Mangia ed Ebagua: non ci sarà neppure il tempo di fare grandi cambiamenti, mentre l’unica certezza arriva dal fatto che Pavoletti sarà squalificato. Un quadro apocalittico, cui la partita di oggi aggiunge ulteriori timori.

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Varese-Carpi 0-2 4 di 16

COLPO D’OCCHIO – La promozione voluta dalla società, con ingresso a un solo euro in Curva Nord e Distinti, regala una cornice davvero colorata e sostanziosa alla quintultima di campionato per il Varese che si trova a fronteggiare un Carpi quasi salvo, alla ricerca degli ultimi punti tranquillità. L’applauso più lungo prima della partita non è però per la squadra (cui il pubblico concede credito e sostegno) bensì per il ritorno allo stadio di Bruno Arena accompagnato dall’altro "Fico" Max Cavallari. Per lui anche uno striscione della curva nord, che è pure un invito a lottare per la squadra di Sottili.

CALCIO D’INIZIO – La mossa inattesa di Sottili per questo delicato Varese-Carpi è un leggero cambio di modulo (si torna al vecchio 4-4-2) con l’inserimento in attacco di Sasa Bjelanovic accanto a Leonardo Pavoletti. Tutto come previsto per il resto, con Bastianoni in porta al posto dell’infortunato Bressan mentre capitan Corti agisce da terzino sinistro vista la squalifica di Grillo. Tutto come previsto invece nel Carpi, compresa l’assenza di Sgrigna per un problema muscolare: titolari i due ex Pesoli e Concas, la punta avanzata è Mbakogu.

IL PRIMO TEMPO – Tre quarti d’ora di possesso palla per il Varese e di Carpi rinchiuso dentro la propria metà campo, affidandosi raramente a qualche rilancio lungo a innescare le ali. Uno scenario che pare quello visto con il Lanciano se non che gli ospiti, almeno per il primo tempo, non hanno gol da difendere. Ne esce uno spezzone di partita strano: i biancorossi mostrano quella pazienza e quella attenzione che Sottili aveva chiesto loro alla vigilia ma tuttavia arrivano davvero di rado in area nonostante non manchi l’impegno. Piace in particolare Bjelanovic, duro e attivo nel tentare di fare la sponda per Pavoletti e nel far avanzare il fronte di attacco. Di occasioni però, come detto, non se ne vedono mentre fioccano i cartellini gialli compreso quello a Pavoletti che gli farà saltare Spezia. Il Varese ha qualche sussulto (cross in area su cui Damonte non arriva, testa dello stesso mediano con palla che sfila davanti alla porta di Colombi) ma deve attendere il 35′ per sfiorare il vantaggio. Pavoletti allunga per Bjelanovic che al limite è murato prima da un difensore poi dalla coraggiosa uscita bassa del portiere, la palla va a Oduamadi che al posto di tirare con potenza sceglie il tocco di fino (foto di S. Raso): ne esce un tiro debole che Pesoli devia in corner. La squadra di Sottili riprova l’assedio nei minuti finali ma è un nulla di fatto.

LA RIPRESA – Al rientro il Carpi appare un po’ più vivace così come Oduamadi, disastroso nella prima frazione. La fiammata del nigeriano però si estingue subito mentre gli ospiti dimostrano di aver fatto almeno salire il baricentro. Il primo subentro è di Zecchin che però rileva Di Roberto e non Odu come ci si attendeva: quest’ultimo esce dopo l’azione che cambia la storia della partita. Al quarto d’ora un lungo lancio finisce tra i piedi di Mbakogu che a molti pare in fuorigioco netto (in sala stampa non abbiamo i monitor): il Varese si ferma, l’attaccante del Carpi fila da solo verso la porta e batte Bastianoni per lo 0-1.
Il Varese potrebbe pareggiare immediatamente: Letizia sbaglia, Pavoletti scaraventa in porta ma il portiere Colombi respinge… di faccia in corner restando poi tramortito a terra. Tocca quindi a Forte per Odu mentre Pillon si copre con Legati.
Adesso tocca alla squadra di Sottili buttarsi in avanti, pure a capofitto, ma a parte un paio di spunti di Forte non arrivano grandi palloni davanti alla porta emiliana. Colombi è sempre attento, respinge su Rea e Pavoletti in pochi istanti, poi è ancora Mbakogu su errore di Ely a rischiare di far capitolare di nuovo Bastianoni. La paura di perdere cresce sempre di più, il nervosismo non manca e neppure l’ostruzione del Carpi, quando Letizia resta a lungo a terra facendo andare in confusione anche i soccorritori. L’ultima mossa di Sottili è l’ingresso di Cristiano per un Blasi stremato, ma è ancora Colombi a strozzare l’urlo di Masnago quando al 45′ salva su colpo di testa di Ely. Sulla ripartenza è altrettanto bravo Corti a chiudere un contropiede del Carpi che però alla fine raddoppia in pieno recupero.
Damonte sbaglia un retropassaggio, l’assistente segnala un fuorigioco che però non c’è e così l’arbitro fa proseguire, la palla arriva a Inglese in area: secondo Pinzani l’intervento di Ely è falloso e porta al rigore. Sul pallone va Pesoli, piuttosto contestato fino a lì, che spiazza Bastianoni: l’ex sceglie di non esultare ma il gesto è visto come un’ipocrisia (poteva lasciare ad altri il penalty) e così si prende una forte dose di insulti. Ma con essi ci sono anche tre punti che sarebbero serviti al Varese come acqua nel deserto.

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Pubblicato il 10 Maggio 2014
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