“Siamo pronti ad affrontare qualsiasi emergenza sanitaria”

Il Governatore Maroni ha presentato il piano straordinario in vista di Expo. Assunti quasi 400 tra medici e infermieri. Il punto di riferimento sarà l'ospedale Sacco di Milano, ma un presidio verrà aperto nell'area espositiva

roberto maroni

« Arriveranno 20 milioni di visitatori da tutto mil mondo. Io non posso garantire che non si riscontrerà alcuna malattia sconosciuta. Garantisco, però, che il sistema sanitario della Lombardia saprà gestire nel miglior modo professionale possibile ogni emergenza». Il Presidente Roberto Maroni ha presentato questa mattina, martedì 21 aprile, il modello sanitario predisposto dall’assessorato alla Salute in occasione di Expo’ 2015.

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Il Presidente Maroni in visita all’ospedale Sacco 4 di 7

Centro di tutta l’organizzazione sarà l’ospedale Sacco di Milano, il più vicino all’area espositiva, anche se un presidio fisso ci sarà  all’interno di Expo, presidiato da medici e infermieri dalle 10 alle 23 tutti e sette i giorni per sei mesi. Sono stati assunti 191 medici e 199 infermieri per l’attività medica nel presidio giornaliero a cui se ne affiancheranno altri due nei weekend. La stima, lo ricordiamo, è che ci saranno tra i 70.000 e gli 80.000 visitatori al giorno con punte di 250.000 nei weekend. Sono inoltre previsti, sempre nei fine settimana, medici di continuità assistenziale, operatori tecnici e anche un pediatra.

Per mettere a punto l’intera macchina sanitaria, Regione Lombardia ha stanziato 3,6 mln di euro utilizzati per potenziare l’accesso ai pronto soccorso con l’assunzione di 15 nuovi medici e altrettanti infermieri, per assicurare l’assistenza alle patologie croniche ( dalla dialisi al diabete), e per allungare fino alle 24 l’attività degli ambulatori Asl di via Rugabella.

Trentun milioni di euro sono stati spesi per mettere in sicurezza i sette pronto soccorso vicini al sito di Expo a cui si aggiungono altri due milioni destinati agli ospedali della provincia per migliorare l’accesso ai PS: tra cui l’ospedale Sacco (5 milioni), il Niguarda (2 milioni) il Policlinico (4,8 milioni).

Il personale assunto per Expo costerà, alle casse regionali, 4 milioni di euro ma sarà in grado di affrontare ogni emergenza, compresa la minaccia del bioterrorismo.

Attenzione particolare è stata riservata anche ai farmaci: per le malattie più diffuse e ricorrenti sono stati tradotti in 17 lingue i “bugiardini” dei farmaci italiani corrispondenti così da venire incontro a ogni richiesta.

Non si è nemmeno sottovalutata la sicurezza degli operatori: uno stanziamento ulteriore verrà destinato ad alzare il livello di sicurezza soprattutto all’interno dell’ospedale Sacco.

« Sarà un banco di prova anche per l’imminente riforma della sanità – ha sottolineato il presidente Maroni – è una prova generale che metteremo a punto ulteriormente alla fine di giugno, quando ci ritroveremo per giudicare l’andamento dell’organizzazione. Ricordiamo che Expo è un banco di prova importantissimo che non ha precedenti da da cento anni. Una volta finita l’esperienza, però, faremo tesoro di tutto questo impegnativo lavoro, per migliorare ulteriormente la sanità lombarda».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Aprile 2015
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