Gli industriali in Vaticano, Riccardo Comerio: “L’impresa è grande quando si trasforma in famiglia”

Il consiglio direttivo di Univa ha partecipato all’udienza di Confindustria con Papa Francesco e altri 7mila imprenditori

«Si è trattato di una giornata storica che ha posto al centro il valore dell’impresa nella società». Così il Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Riccardo Comerio, commenta l’udienza in Vaticano di Confindustria con Papa Francesco, a cui ha partecipato quest’oggi, sabato 27 febbraio. A quello che lo stesso Presidente confindustriale, Giorgio Squinzi, ha definito “il primo Giubileo degli Industriali”, erano presenti 7mila imprenditori, tra cui il Consiglio Direttivo di Univa. «È stata una mattinata emozionante – racconta Comerio -. Non un’autocelebrazione dell’imprenditore, bensì un momento durante il quale Confindustria, con un’organizzazione impeccabile di un momento tanto importante, è riuscita a porre in evidenza e a presentare al Santo Padre gli elementi che muovono l’impresa: la passione, l’etica, il fare insieme.

Un’impresa diventa grande quando riesce a trasformarsi in family company, in un luogo che riesce a coinvolgere i propri collaboratori in un progetto dove il valore del lavoro diventa centrale ed è utilizzato per indirizzare le esperienze, le competenze e il tempo di ciascuno, imprenditore compreso, nella costruzione di una comunità. Questo è l’impresa: passione corale improntata a dare all’azienda un ruolo sociale nel contesto in cui opera».

univa

E un ruolo ben preciso nella società lo ha anche l’imprenditore, secondo il presidente dell’Unione Industriali: «A noi è richiesto di agire per il bene dell’impresa. Se riusciamo a farlo, se riusciamo a creare benessere all’interno dell’azienda , riusciamo anche a creare una catena di coinvolgimento che traina con sé la soddisfazione dei nostri collaboratori, che si basa sulla realizzazione personale di ognuno».

«Il mercato non sia assoluto perché non c’è libertà senza giustizia e non c’è giustizia senza dignità». «Rifiutate favoritismi e disonestà». «Gli imprenditori sono chiamati a realizzare il bene comune ed essere artefici di un nuovo umanesimo». «I giovani sono prigionieri della precarietà, lavoro dia loro, oltre a un onesto salario, anche la dignità». Questi i moniti pronunciati da Papa Francesco durante l’udienza con gli industriali.

«La fede è elemento di straordinaria vitalità ed è riferimento anche per chi non crede» ha detto durante il suo intervento il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sottolineando anche che «senza duro lavoro e giusto profitto, la solidarietà è parola vuota». E ancora: «Disponiamo di mezzi incredibili ma mai come oggi l’essere umano sembra solo e fragile. Il mondo chiede atti di responsabilità e gli imprenditori non vogliono sottrarsi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2016
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