I vicini intervengono, i ladri minacciano con piede di porco
L'episodio in una zona residenziale di Samarate, denunciato da un assessore del Comune. Prosegue il progetto di "controllo di vicinato"

I ladri cercano di entrare in casa, i vicini intervengono e finiscono per essere minacciati. È l’episodio inquietante avvenuto mercoledì a Samarate e portato alla ribalta dall’assessore del Comune Enrico Puricelli.
A Samarate da qualche mese si è iniziato a sperimentare il cosiddetto “controllo di vicinato”, con il coinvolgimento di gruppi di cittadini che creano una rete di vigilanza spontanea nelle zone residenziali. È in questo senso che Puricelli cita l’elemento positivo riscontrato mercoledì sera in via Monte Golico a San Macario: «Verso le 20 proprio grazie ai vicini si è evitato un furto in casa in via Monte Golico. I vicini hanno visto i due ladri sul balcone che stavano forzando serramenti e sono intervenuti» dice Puricelli. Che – affacciatosi a sua volta – racconta anche i dettagli dell’intervento: «Sono scappati con la famosa Audi nera, anzi: se ne sono andati, senza particolare fretta». L’aspetto preoccupante è che, davanti a un intervento di più persone, i ladri hanno comunque affrontato la situazione: «C’erano persone che urlavano per attrarre l’attenzione, loro hanno minacciato brandendo il piede di porco e dicendo “Cosa urlate? Tanto torneremo”», dice Puricelli. Sul posto sono in seguito intervenuti anche i carabinieri
Sempre mercoledì altri cittadini hanno lamentato tentativi di effrazione in pieno centro di Samarate, in via Marconi, addirittura nel tardo pomeriggio, in una zona centralissima vicina al municipio e alla caserma dei carabinieri. Nel frattempo, il progetto di “controllo del vicinato” prosegue: «I referenti a Verghera, Samarate sono circa trenta, hanno distribuito 1200 volantini con i recapiti» spiega l’assessore Laura Moi, che si occupa del progetto. «San Macario è la zona più scoperta». L’amministrazione ha in programma altri incontri, che però sono ancora da fissare: «ne faremo almeno uno ulteriore per gli anziani, con modalità specifiche per loro». Insomma: l’intenzione è andare avanti con la rete “a macchia di leopardo” per le diverse frazioni, per affiancare e collaborare con le forze dell’ordine. Anche se non manca qualche voce critica rispetto alla funzione di supplenza che i gruppi di volontari svolgono rispetto al controllo del territorio che dovrebbe essere garantito dalle istituzioni.
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