Premiati centottanta dipartimenti di eccellenza, nessuno è all’Insubria
Il Ministero ha stanziato oltre un miliardo di euro per sostenere la ricerca in 180 dipartimenti di eccellenza. Il Rettore polemico: " Regole decise in modo estemporaneo ci hanno penalizzato"
180 Dipartimenti di eccellenza che si spartiranno oltre 1 miliardo di euro da investire in capitale umano, infrastrutture, attività didattiche altamente qualificate.
Ai 180 dipartimenti universitari andranno 271 milioni di euro previsti annualmente, per il quinquennio 2018-2022, dalla legge di bilancio 2017 per rafforzare e valorizzare l’eccellenza della ricerca.
I criteri di selezione sono stati individuati da una commissione formata da sette personalità di alto profilo scientifico e presieduta dalla Professoressa Paola Severino. Hanno potuto presentare domanda per i finanziamenti, inviando i loro progetti di ricerca, 350 Dipartimenti inseriti nell’elenco predisposto dall’ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione dell’Università e della Ricerca) sulla base di un indicatore standardizzato di performance (ISPD) individuato dalla stessa Agenzia. La selezione dei 180 Dipartimenti è avvenuta sulla base della fattibilità dei progetti di ricerca presentati, della coerenza dei progetti con le priorità del sistema nazionale e internazionale, delle ricadute attese. Dei 180 progetti finanziati, per un totale di 1,3 miliardi nel quinquennio, 106 sono di università del Nord, 49 del Centro, 25 del Sud.
Tra i premiati non c’è alcun dipartimento dell’Università dell’Insubria.
Il risultato è stato accolto con rammarico al rettorato dell’Insubria: « Non nego che la notizia mi abbia amareggiato – commenta il rettore Alberto Coen Porisini – l’ateneo partecipava al bando con tre progetti e purtroppo non abbiamo ottenuto nulla. È ancora più difficile da accettare perché uno dei tre è risultato, quanto a qualità, tra i primi cinque dell’ambito informatico. Purtroppo, però, le regole estemporanee decise lo scorso anno e comunicate in corso d’opera ci hanno penalizzato. La valutazione, infatti, era composta da un giudizio sul progetto e da uno sull’intera attività di ricerca del Dipartimento. Informatica si è ritrovata, così, penalizzata perché i nostri dipartimenti sono stati decisi per far fronte a una regola imposta dall’allora Ministro gemini che ha previsto 36 specialisti per Dipartimento: dato che il nostro ateneo è piccolo abbiamo dovuto mettere insieme diverse specialità. Grande amarezza, quindi, perché non siamo stati messi in grado di poter partecipare con regole chiare e certe sin dall’inizio. È un peccato ma sono certo che recupereremo in altro modo quei fondi che oggi ci sono sfuggiti: negli ultimi anni avevamo sempre visto incrementare la quota di finanziamenti legati alla qualità dei lavori».
Per quanto riguarda “Scienze matematiche e informatiche”, i dipartimenti ammissibili a finanziamento sono 11 tra cui la sola Pavia tra gli atenei lombardi. La stessa università rientra anche tra i 7 dipartimenti dell’area “Scienze fisiche”, sempre unico dipartimento lombardo.
Nell’area scienze chimiche: degli 11 che otterranno il finanziamento, in Lombardia troviamo Milano Bicocca. L’UniMilano, invece, ottiene uno dei finanziamenti dell’area “Scienze della Terra”, un secondo va a Milano Bicocca. Stesse università premiate anche per l’area “scienze biologiche” che vede ben 4 su 13 finanziamenti in Lombardia grazie anche a “medicina molecolare” di Pavia e al doppio premio per i dipartimenti di Scienze farmacologiche e biomolecolari e di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano.
Tra gli indirizzi di medicina ottengono fondi extra Medicina e Chirurgia di Milano Bicocca, Oncologia ed meato-oncologia dell’UniMilano e Medicina molecolare e traslazionale dell’Uni Brescia.
Nel capitolo “Scienze agrarie e veterinarie” la Lombardia non ottiene nessuno dei 10 fondi extra.
Tre dipartimenti di eccellenza lombardi, invece, risultano nell’area “Ingegneria civile e architettura” con il doppio premio per il Politecnico di Milano (Design e architettura e Studi urbani) e per lo IUSS di Pavia.
Doppio finanziamento del Politecnico di Milano anche per l’area “Ingegneria industriale e dell’Informazione” con i dipartimenti di meccanica ed energia.
Solo gli studi umanistici di Pavia e Bergamo risultano nell’elenco dei 18 finanziati dell’area “scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche”.
Dei 13 dipartimenti finanziati nell’area “Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche” troviamo ancora psicologia di Milano Bicocca e filosofia dell’UniMilano.
E sono sempre UniMilano e Milano Bicocca a ottenere fondi extra per i dipartimenti delle “scienze giuridiche”, per quelli di “scienze economiche e statistiche” per quelli di “scienze politiche e sociali”.
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