Open Fiber porta la fibra ottica a Busto Arsizio per connessioni da un gigabit

L'operatore cablerà con 17 mila km di fibra ottica le 29 mila abitazioni in città portando la fibra ottica fino in casa

Arriva la fibra ottica di Vodafone

Open Fiber, la società attraverso la quale il Gruppo Enel insieme a Cassa Depositi e Prestiti ha cominciato ad operare nel mercato della fibra ottica italiano, ha siglato la convenzione con il Comune di Busto Arsizio per la realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga interamente in fibra ottica, in modalità FTTH (Fiber To The Home), fibra fino a casa che regge una connessione internet in download e upload fino a 1 Gigabit (1000 megabit, ndr).

Il progetto di Open Fiber per Busto Arsizio

Il progetto, presentato oggi a Busto Arsizio alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, dell’Assessore all’Innovazione Alessandro Chiesa e del Regional Manager di Open Fiber Antonio Chiesa, prevede un investimento diretto di circa 10 milioni di euro per la copertura capillare del comune , attraverso un totale di 17mila chilometri di fibra ottica. Le unità immobiliari coinvolte saranno circa 29mila.

“Il piano porta enormi vantaggi per la nostra città – ha spiegato il Sindaco Emanuele Antonelli – e con Open
Fiber minimizzeremo i disagi per i cittadini. Ci saranno dei lavori sul nostro territorio, ma è un’opera cruciale”.
La rete ultra veloce di Open Fiber consentirà infatti ai cittadini di Busto Arsizio di beneficiare di una velocità di
connessione fino a 1 Gigabit al secondo, assicurando così il massimo delle performance. I cantieri sono già
aperti e i lavori andranno avanti per circa 18 mesi.

“Con questo investimento di Open Fiber – ha commentato l’Assessore all’Innovazione Alessandro Chiesa –
portiamo una connessione ultra veloce ai cittadini: un passo fondamentale per la digitalizzazione della città”.
La convenzione siglata con il Comune di Busto Arsizio stabilisce inoltre le modalità di scavo e ripristino per la
posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013. Open Fiber utilizzerà, ove
possibile, cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare il più possibile l’impatto sul
territorio e gli eventuali disagi per la comunità. Gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative e
a basso impatto ambientale.

“Il progetto su Busto Arsizio è stato fortemente voluto – ha raccontato Antonio Chiesa, Regional Manager di
Open Fiber per la Lombardia – e abbiamo trovato una valida sponda nell’amministrazione comunale. Speriamo
di trovare la stessa collaborazione anche con gli amministratori di condominio e i cittadini. Cercheremo di
ridurre l’impatto sulla comunità anche nella fase dei ripristini: coordinandoci con il Comune procederemo prima
con i ripristini provvisori e poi, trascorso il tempo necessario, concluderemo i lavori con i ripristini definitivi. Fino
ad oggi – ha concluso Chiesa di Open Fiber – gli altri operatori hanno solo tamponato l’emergenza italiana
nell’ambito della banda ultra larga. Con Open Fiber, grazie al modello che proponiamo, la superiamo”.

Open Fiber è infatti un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente
finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di
mercato interessati. L’azienda punta a garantire la copertura delle maggiori città italiane con l’obiettivo
di realizzare una rete quanto più pervasiva ed efficiente possibile, che favorisca il recupero di
competitività del “sistema Paese” e, in particolare, l’evoluzione verso “Industria 4.0”.

Grazie alla fibra ottica Open Fiber case, condomini, scuole, uffici, aziende e strutture della Pubblica Amministrazione
velocizzeranno il processo di digitalizzazione, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e
P.A. e aumentando la produttività e la competitività delle imprese.

Qui trovate ulteriori informazioni

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Febbraio 2018
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