Gli studenti protestano: “cercasi palestra disperatamente”

Di fronte all'ennesimo ritardo dei lavori i ragazzi dell'Istituto d'Istruzione Superiore hanno scioperato di fronte alla scuola

Gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Bisuschio sono stufi di non possedere una palestra e di fronte all’ennesimo ritardo della Provincia di Varese hanno deciso di farsi sentire. Questa mattina davanti alla scuola, che accorpa liceo scientifico, istituto tecnico commerciale e istituto professionale per il commercio e il turismo, la maggior parte dei 450 studenti, hanno scioperato per protestare contro la mancata partenza dei lavori. Accanto al cartello di riferimeto sull’opera che dal 1997 reca i dati degli stanziamenti (927.400milioni), della fine prevista per i lavori (24 aprile 1998) e dei giorni utili al completamento (240) uno striscione esplicativo: "cercasi palestra disperatamente".

«L’Assessore all’Edilizia e alla Pubblica Istruzione Andrea Gambini – afferma Simone Breda rappresentante d’istituto (nella foto)– a dicembre aveva assicurato che il 15 gennaio 2001 sarebbero iniziati i lavori per completare la struttura della palestra della scuola, ma nè ieri nè oggi nessuno ha visto operai al lavoro. Per questo motivo abbiamo indetto lo sciopero».

I lavori di costruzione dello uno spazio sportivo, infatti, sono fermi a più di un anno, dopo che la procura di Napoli ha dichiarato il fallimento della ditta che nel 1997 vinse l’appalto. Gli studenti hanno quindi dovuto arrangiarsi anche quest’anno per svolgere le ore di ginnastica. A causa di mancanza di spogliatoi i ragazzi si cambiano in classe e le ragazze in bagno e poi, fino a dicembre, raggiungono a piedi o l’oratorio o il campo sportivo camminando per circa dieci minuti, mentre da dicembre in poi un autobus li accompagna fino alla palestra comunale di Besano, con dispendio di tempo e denaro.

Da parte sua la Provincia assicura che questa mattina è stata aperta la busta con la documentazione necessaria presentata dalle ditte partecipanti alla gara ed entro dieci giorni valuterà le proposte e nominerà la ditta vincitrice dell’appalto. Alla fine del mese, o al massimo entro la metà di febbraio i lavori dovrebbero veramente partire.

«Ormai – afferma Simone Breda – non ci crediamo più. Dopo quattro anni non saremo tranquilli finchè non vedremo che effettivamente che i lavori iniziano».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2001
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