Al via “I Giovedì della Biblioteca”
Quattro incontri nella Sala Giunta del Comune con itinerari alla scoperta del patrimonio storico e artistico dell'Alto Milanese
Riceviamo e pubblichiamo
La Chiesa di Santa Maria a Ferno, l’Oratorio Visconteo ad Albizzate, il Battistero di San Giovanni a Varese: storie di monumenti, storie di arte e civiltà, racchiuse in tre splendidi volumi che saranno la base di partenza di tre dei quattro incontri storico-artistici alla scoperta del patrimonio dell’Alto Milanese organizzati dalla Biblioteca Civica "Luigi Majno" di Gallarate. Per quattro giovedì, tra il 22 marzo e il 31 maggio, gli incontri si articoleranno nella Sala Giunta del Comune di Gallarate, in via Verdi 2, offrendo la possibilità di scoperta e riscoperta di gioielli d’arte. Il ciclo curato dalla Biblioteca si intitola appunto "I Giovedì della Biblioteca" e riprende un discorso iniziato fin dall’ottobre scorso nell’ambito di "Duemilalibri" (la riuscitissima e apprezzata settimana del libro in piazza a Gallarate) con la presentazione del volume di Giuseppe Pacciarotti, Silvano Colombo, Luigi e Paolo Zanzi "Varese, Provincia Liberty", che era già stato un momento importante per far conoscere testimonianze architettoniche, storico-artistiche, culturali e archeologiche proprie del territorio gallaratese, e di Gallarate nello specifico, città dove lo stile Liberty è molto presente, soprattutto nelle ville urbane (ben diverse, per esempio, da quelle di Varese, che erano principalmente case di villeggiatura) e nelle fabbriche (alcuni esempi sono le tre ville Borgomaneri, villa Majno e lo stabilimento Majno, lo stabilimento Bassetti, più tutta una serie di edifici d’epoca di alto valore architettonico, con l’uso di materiali quali il cotto e la pietra lavorata). Ora il discorso si amplia a un’intera zona dell’Alto Milanese e il ciclo di conferenze ha proprio lo scopo di far conoscere al pubblico e di valorizzare il patrimonio storico-artistico di un’area più vasta, nonché gli studi condotti su di esso. Tutti i volumi presentati nelle serate in programma sono realizzati da studiosi di storia e d’arte. Il ciclo sarà introdotto con il primo appuntamento, da Andrea Spiriti, storico dell’arte e funzionario della Sovrintendenza ai Beni Architettonici di Brera, che darà il via alla serata dedicata, il 22 marzo con inizio alle 21.15, a "La Chiesa campestre Santa Maria di Ferno: storie e vicende artistiche", con relatori Giampaolo Livetti, Anna Maria Ferrari e Franco Bertolli. Il volume illustra la storia della splendida chiesetta di Santa Maria, gioiello di arte romanica che sorge su una collinetta morenica a Ferno, proprio a ridosso, oggi, delle piste della Malpensa. Non si tratta solo di un’indagine sull’edificio, ma anche e soprattutto della proiezione della storia di un edificio nella storia di una comunità: quella fernese, appunto, che ha sempre sentito e che ancora sente Santa Maria come la "sua" chiesa, di cui compare una prima citazione già nel Liber notitiae sanctorum Mediolani compilato attorno al 1300 dal cappellano Goffredo da Bussero sulla scorta di repertori precedenti. Un edificio che poteva almeno in parte risalire a prima dell’anno Mille, realizzato in fasi successive, che nei secoli conobbe le devastazioni nel 1636 durante la battaglia di Tornavento e che nell’Ottocento fu anche lazzaretto. Il secondo incontro, il 5 aprile alle 21.15, è dedicato al volume "L’Oratorio Visconteo di Albizzate: la storia, l’edificio, gli affreschi", con relatori Diego Dalla Gasperina, Emanuela Bellapi e Paolo Gasparoli. L’Oratorio Visconteo di Albizzate offre uno dei più insigni esempi di pittura del Trecento in Lombardia negli affreschi delle Storie di San Giovani Battista e di San Ludovico di Tolosa. Oggi queste si offrono al visitatore dopo l’ennesimo, accurato restauro che non solo ne ha riordinato l’aspetto, compromesso da infiltrazioni d’acqua, ma ne ha anche permesso una lettura molto vicina all’aspetto originario, dopo il loro distacco e la loro ricollocazione a parete tra gli Anni Sessanta e Settanta, operazione che aveva aggravato la situazione degli affreschi. L’ultimo itinerario storico artistico nell’Alto Milanese è in programma per il 31 maggio alle 21.15 con "Il Medioevo ritrovato: il battistero di San Giovanni di Varese", serata presentata da Luca Rinaldi e Alfredo Lucioni, con una pubblicazione che raccoglie i risultati di studi aggiornati sul battistero stesso, edificio tra i più antichi di Varese, oggetto, nella sua storia plurisecolare, di rifondazioni, adattamenti, trasformazioni e restauri. Il volume raccoglie le valenze simbolico-religiose dell’edificio battesimale, il suo ruolo storico-ecclesiale a partire dalle prime testimonianze documentali sino all’Ottocento, le vicende più specificatamente riferibili alla sua struttura e funzione, con i risultati degli scavi archeologici condotti nel 1998/99 nell’area adiacente. Ma un quarto incontro è previsto per "I Giovedì della Biblioteca", in programma il 10 maggio alle 21.15: si tratta di un appuntamento per presentare un bene storico che diventa patrimonio stesso della Biblioteca Civica "Luigi Majno": la copia dell’ultima edizione del "Codice Atlantico" di Leonardo da Vinci, donata dal Rotary Club Busto-Gallarate-Legnano "La Malpensa" al Comune di Gallarate. Le circa 1300 carte originali che andarono a formare il "Codice Atlantico" di Leonardo da Vinci (1452 – 1519) risalirebbero agli anni tra il 1478 e il 1518 e furono uniformate in un unico codice (denominato appunto "Atlantico") alla fine del XVI secolo dallo scultore Pompeo Leoni, che smembrò e mutilò molteplici taccuini originali. L’attuale configurazione del "Codice" – dove si ritrovano tra l’altro studi preparatori raccolti successivamente da Leonardo in altri trattati scientifici – è quella ottenuta dopo il restauro degli anni ’60 a opera dei monaci del Laboratorio di Restauro di Grottaferrata, in provincia di Roma (incaricati del restauro stesso previo contatto fra l’allora Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, monsignor Paredi, e il direttore del laboratorio di Restauro, padre Daniele Barbiellini), e consiste in 1119 fogli, comprendenti 1750 carte e disegni relativi all’attività di Leonardo, con studi sull’intera gamma di interessi vinciani per le scienze e la tecnica, progetti di architettura e di urbanistica, documenti biografici, note e appunti personali. La serata sarà presentata da Pietro Marani, presidente degli Studi Leonardeschi, già funzionario della Sovrintendenza ai Beni Artistici e attualmente docente di storia dell’arte alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. A chi ne facesse richiesta sarà possibile consegnare un attestato di partecipazione al ciclo di incontri. |
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