I lavoratori vegliano con il loro Vescovo

Lunedì 30 il Cardinal Martini alla Whirlpool

"Siamo alle soglie di una nuova era, che porta con sè grandi speranze ed inquietanti interrogativi. Quali saranno le conseguenze dei cambiamenti in atto? Potranno tutti trarre vantaggio da un mercato globale? Avranno finalmente tutti la possibilità di godere la pace? Oppure le competizioni economiche e le rivalità tra i popoli e nazioni condurranno l’umanità verso una situazione di instabilità ancora maggiore? La sfida insomma è quella di assicurare una globalizzazione nella solidarietà, una globalizzazione senza marginalizzazione" (Giovanni Paolo II).
Stiamo affrontando i tempi della new-economy con tutti i cambiamenti e gli adattamenti che essa comporta. La Giornata della Solidarietà ci ha aiutato a ripensare al cammino che la nostra società sta compiendo, coinvolta in una trasformazione epocale dall’inizio del secolo scorso, che si pone nella linea delle grandi scoperte (automobile, radio, aeroplano, internet) e delle grandi risorse energetiche (il vapore, l’elettricità, il petrolio, l’atomo) che hanno trasformato il lavoro e la vita delle persone.
Ritrovarsi a pregare e a riflettere con il Cardinale alla vigilia del 1° Maggio, in un’azienda della Zona di Varese, ci porta a ripensare al lavoro che cambia, al nuovo che si profila imprevedibile, alla nostra mentalità che si deve adattare per vivere e guidare la realtà in evoluzione.
1. Siamo nell’era dell’accesso (J. Rifkin), come una porta che si apre su uno scenario in cui idee e conoscenze saranno i generatori della ricchezza.
2. Sorgono nuove opportunità, nuovi lavori, lavori buoni e lavori cattivi.
3. Cresce l’orario di lavoro di fatto e questo ci obbliga ad affrontare situazioni difficili, ad essere un po’ degli acrobati: l’uso del tempo diventa una sfida. Ci si sente invogliati a spendere energie, sottraendo tempo prezioso alla famiglia, al lavoro di cura, al tempo libero.
4. Sale la disuguaglianza tra ricchi e poveri, tra competenti e non competenti, tra occupati e disoccupati, tra giovani e anziani. Il fenomeno riguarda le persone e le nazioni: aumentano anche gli squilibri tra paesi industrializzati (che rappresentano il 15% della popolazione del pianeta) e gli altri che, non avendo accesso alle nuove tecnologie, sono condannati a rimanere indietro, almeno per ora.
5. Aumentano però insieme, tra noi, il disagio e l’insicurezza, l’ansia e la paura: sul futuro, sul lavoro, sulla convivenza, sulla possibilità d’incidere positivamente sulla società, sulla speranza, sulle povertà e le disuguaglianze, sulle nuove generazioni.
Ci chiediamo che cosa fare nel nostro tempo, quali parole nuove il Signore ci può far pronunciare, quali immagini di cammini ci suggerisce, quali speranze immettere nel mondo del lavoro.
· Ogni impegno a superare le solitudini e a ricercare un cammino comune è speranza.
· Ogni tentativo di proporre soluzioni che tolgono dalla emarginazione è vita.
· Ogni sforzo per insegnare ad utilizzare le nuove tecnologie è prospettiva operosa.
· Ogni accordo che sostiene e fa trovare un lavoro crea sicurezza.
· Ogni sollecitazione che fa uscire dalla rassegnazione costruisce dignità.
· Ogni accompagnamento che incoraggia le persone in difficoltà apre all’autonomia.
· Ogni solidarietà che non abbandona le persone al proprio destino, ma le inserisce in una attenzione comune di scelte e di soluzioni porta fiducia.
Come comunità cristiana siamo interpellati su:
· il diritto ad un lavoro dignitoso per tutti e la sfida a coglierne il senso per la nostra vita personale, familiare, sociale e di fede
· la convivenza multietnica, rispettosa delle persone e delle giuste regole
· il rispetto dell’ambiente e la ricerca sempre più concreta di uno sviluppo globale sostenibile
· il benessere, i nuovi stili di vita e la riduzione dei consumi inutili
· il primato della persona e dei suoi valori nella ricerca scientifica
· la costruzione di un mondo più solidale nei confronti delle popolazioni accerchiate dalla fame e delle malattie
· il cammino della giustizia, rivedendo gli attuali modelli economici, culturali e politici
· la scelta dell’unità tra i popoli e la pace, sempre più insidiata da tanti squilibri e conflitti.
Tutto questo ci rimanda alle riflessioni liberanti della Scrittura: il nuovo mondo, la nuova terra, la nuova alleanza, la nuova Gerusalemme, fino ad arrivare all’Uomo nuovo, alla vita nuova, allo Spirito nuovo. La Comunità Cristiana sente la responsabilità di rendere concreti i contenuti di queste speranze riprendendo la vocazione che Gesù ci offre come "popolo delle beatitudini".

Veglia Diocesana dei Lavoratori
lunedì 30 aprile ore 20.30
Con il Card. Carlo Maria Martini
Cassinetta di Biandronno (VA)
Stabilimento Whirlpool Europe
Entrata fabbriche – via A. Moro

ore 20.30 Accoglienza

ore 21.00 Veglia di preghiera e riflessione

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 28 Aprile 2001
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.