Il coordinamento delle università insubriche? una ipotesi plausibile

Sabato 12 maggio un convegno che vuole far dialogare gli atenei dell'Insubria, della Svizzera italiana e di Castellanza

Ci sono cinque sedi universitarie (Castellanza, Como, Mendrisio, Lugano, Varese) sparse in un territorio di poche decine di chilometri quadrati, con una scelta di facoltà amplissima – se vista nel complesso – sia tra quelle umanistiche sia tra quelle scientifiche: un patrimonio che varrebbe la pena di sfruttare. Da questo semplice ragionamento è nata l’idea dei Lions club del Canton Ticino e delle provincie di Como e Varese, che ha organizzato, in collaborazione con la Regio Insubrica,  il convegno "L’università nella Regio Insubrica", in programma a Campione d’Italia il 12 maggio del 2001.

"Le Università della Regio Insubrica servono un bacino omogeneo e offrono un ampio ventaglio di corsi di studio – spiegano i Lions per la regio insubrica nel comunicato di presentazione – E’ necessario sollecitare un coordinamento tra queste sedi universitarie, per affrontare e per risolvere in modo ottimale problemi comuni. Il convegno vuole aggregare energie ed interventi intorno ad un ventaglio ampio di ipotesi di attività da avviare o da integrare  nell’interesse degli utenti, cioè degli studenti".

Tra gli spunti possibili del convegno previsto ci sono la teledidattica, effettuabile con un collegamento informatico a fibre ottiche, lo scambio di docenti tra il Ticino e la Lombardia per ricerche e corsi nuovi e in comune. Nell’agenda del convegno c’è anche l’ipotesi di una libera circolazione degli studenti nella regione insubrica, omogeneizzando il criterio di attribuzione dei crediti acquisiti nelle facoltà e, infine, di mettere mano concretamente ad un riconoscimento pieno del titolo di studio sulle due parti del confine.

Al convegno, il cui clou sarà rappresentato dalla tavola rotonda:"l’Università nella regio Insubrica: teledidattica, scambio di docenti, ipotesi di libera circolazione degli studenti, riconoscimento del titolo di studio e iniziative comuni" partecipano tutti i principali protagonisti degli atenei coinvolti: Renzo Dionigi, rettore dell’università dell’Insubria, Marco Baggiolini, presidente dell’UNiversità della Svizzera italiana Pierluigi Della Vigna, preside della facoltà di ignegneria del politecnico di Milano, che ha una sua sede staccata a Como e Francesco Silva, rettore del libero istituto Universitario Carlo Cattaneo. Con loro, due rappresentanti dellle associazioni che da anni si adoparano per il sostegno e il coordinamento delle università della zona: Marco Citterio, presidente di Univercomo e Ivan Guarducci, presidente della regio Insubrica.

L’università nella regio insubrica
Convegno internazionale
Auditorium di Campione d’Italia, sabato 12 maggio 2001

Programma

9.15 – apertura del convegno da parte del cerimoniere Lions Stefano Martinelli

9.20 – saluto del sindaco di campione d’Italia Roberto Salmoiraghi e dei governatori dei Lions Silvio Leoni e Fernando Andreassi

9.30 – Introduzione di Luca Ottenziali, delegato del comitato Lions per la Regio Insubrica

9.40 – Interventi:
Ivan Guarducci, presidente della Regio Insubrica
Renzo Dionigi, rettore università degli studi dell’Insubria
Marco Baggiolini, Presidente dell’università della Svizzera Italiana
Pierluigi della Vigna, preside della facoltà di ignegneria del politecnico di Milano
Francesco Silva, rettore del libero istituto universitario Carlo Cattaneo
Marco Citterio, presidente di Univercomo

10.45 – coffee break

11.15 – tavola rotonda: "l’Università nella regio Insubrica: teledidattica, scambio di docenti, ipotesi di libera circolazione degli studenti, riconoscimento del titolo di studio e iniziative comuni"

13.00 – chiusura del convegno

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Aprile 2001
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