La fiera un successo anche per le Guardie Ecologiche Volontarie

Come si diventa guardia ecologica, i compiti e le soddisfazioni di un’attività di indiscussa utilità sociale raccontati da un volontario

GEV, Guardie Ecologiche Volontarie. Una realtà presente da oramai diversi anni in Lombardia, regione che è stata fin dagli anni ’70 all’avanguardia per quanto riguarda questa tematica.
Ne abbiamo parlato con un volontario come tanti, in un giorno di fiera e "reclutato" per un’intervista proprio nello stand che per una settimana ha coinvolto numerosi visitatori e chissà, magari è stato da stimolo per quanti amano la natura e vogliono fare qualcosa per farla rispettare.

Giovanni Razza è Guardia Ecologica Volontaria da oramai diversi anni e opera presso il Comune di Varese. "Si diventa guardie ecologiche solo dopo aver frequentato un corso che impegna due sere la settimana per tutto l’inverno – dice orgoglioso Giovanni. Poi è possibile scegliere presso quale ente collaborare. A Varese, per esempio, siamo oramai una settantina".

Attualmente, infatti, sul territorio provinciale cooperano numerose GEV presso i comuni, come Varese, che tra l’altro è stata la seconda città, dopo Milano, a dotarsi di un gruppo autonomo di Guardie Ecologiche, oppure presso realtà amministrative, come i Parchi Naturali – vedi il Campo dei Fiori – , la Provincia, o le Comunità Montane.

Ma quali sono i compiti di una Guardia Ecologica? "Essenzialmente le funzioni sono tre – continua Giovanni – : l’educazione ambientale, la vigilanza, e quando necessario, le funzioni di protezione civile. Nella maggior parte dei casi, però, le principali attività sono relegate alla vigilanza e all’educazione ambientale rivolta ai bambini nei parchi cittadini o nelle aree verdi"

Le funzioni di vigilanza, la vera arma delle GEV per opporsi ai contravventori della legislazione ambientale, vengono espletate dai volontari rispetto alle leggi elencate all’interno del loro "Decreto di nomina", limitatamente all’ordine di servizio stilato dai funzionari dell’ente presso il quale i volontari operano; "nel caso dei volontari in forza presso il Comune di Varese – dice Giovanni – il funzionario comunale che compila gli ordini di servizio è Giuseppe Jursich, mentre il coordinatore tra le guardie ecologiche, presso la sede di via Busca, è Sergio Marcon".

La Guardia Ecologica Volontaria è, secondo la legge, un Pubblico Ufficiale e più precisamente un agente di Polizia amministrativa. Nell’esercizio delle sue funzioni il volontario ha il potere di chiedere le generalità e può procedere a sequestro cautelare; stende verbali che fanno fede fino a querela di falso.
In quanto alle soddisfazioni di questa attività, Giovanni spiega che sono molte, specialmente alla luce dell’educazione rivolta ai più piccoli, per creare il senso civico sparito in molti adulti. Tra i servizi principali c’è quello della sorveglianza dei luoghi a rischio per lo scarico dei rifiuti o in prossimità della campane di conferimento di carta, vetro e plastica.

A questo proposito numerosi curiosi hanno visitato lo stand della GEV, che quest’anno aveva come tema dominante non solo la raccolta differenziata, ma anche la possibile riconversione dei prodotti plastici in materiali nuovamente utilizzabili, come la fodera dei cuscini.

"Il tema di quest’anno è stato volto alla sensibilizzazione della raccolta della plastica, presentando su pannelli divulgativi i risultati in termini di riconversione di alcuni materiali plastici correttamente riciclati. Questo si è reso possibile grazie ad una collaborazione con il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di rifiuti e di imballaggi in plastica, il COREPLA. Grazie al COREPLA abbiamo divulgato un pieghevole divulgativo dedicato alle famiglie in cui si spiega come riciclare correttamente la plastica, la storia di questo prodotto e le diverse tipologie".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2001
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