Adamoli: “La mia scelta è netta. Occorre un centrosinistra unito”
I vista delle elezioni amministrative, il consigliere regionale del Ppi chiede a tutte le forze dell'Ulivo uno sforzo per trovare soluzioni comuni
Il dibattito in corso nel centrosinistra sulle prossime elezioni amministrative di Varese sta dimostrando una positiva vitalità. Dalla Casa delle Libertà si assiste solo ad un silenzio mortificante in attesa che decidano Berlusconi e Bossi. Alla faccia dei discorsi sull’autonomia e sul federalismo.
E’ importante la nostra discussione. Varese deve essere ripensata. E’ stanca di mediocrità e di propaganda fasulla. Serve una nuova identità collettiva, un patto di sviluppo, una visione del futuro. Spero solo che intervengano anche personalità della cultura, dell’impresa, delle organizzazioni sociali, disposti a misurarsi con i problemi della amministrazione pubblica.
Se la discussione programmatica è seria e profonda, noto invece una pericolosa confusione in ordine alle formule elettorali da adottare.
La mia scelta è netta. Sono per un leader, un progetto, un programma unico di tutto il centrosinistra. Questa unità, da allargare sempre di più anche a persone e gruppi che non fanno formalmente parte dell’Ulivo, rappresenta davvero il nostro valore aggiunto. Serve generosità, capacità di persuasione e di guida. E’ su questo piano che si gioca la partita della leadership, che non è stata finora conquistata da nessuno.
A questo proposito voglio essere chiarissimo. Rispetto e stimo Raimondo Fassa. Sono lieto che si muova nell’ambito del centrosinistra. Potrebbe essere un buon candidato sindaco. Ma che senso ha proporre, prima ancora di un progetto condiviso, la lista civica o cittadina, non come una delle ipotesi possibili, ma come una condizione obbligatoria per tutti? Non vi è più nessuna città importante o schieramento di destra o di sinistra che immagini oggi una soluzione del genere.
Se guardiamo senza pregiudizi alle nostre comunità, possiamo scorgere che il problema vero è quello di ricercare e valorizzare i fondamenti della politica. Di scoprire luoghi dove si discuta di città e di cittadinanza, di temi amministrativi. Ma anche di grandi questioni culturali e sociali che interrogano le nostre coscienze e riscaldano il cuore dei giovani.
C’è bisogno dei partiti e dei movimenti. Della tradizione e della novità. Di tutte le energie di competenza e di professionalità mobilitabili in ogni angolo della città.
A Varese, come altrove, ci sono dei partiti nel centrosinistra – la Margherita, ad esempio, ma anche altri – che stanno ricostruendo identità e organizzazione, modellandosi sulla riforma autonomistica dello Stato, sulla città e sui suoi bisogni. Che senso avrebbe una sola lista civica per queste forze politiche? Sarebbe una forzatura inaccettabile dal significato triste: o accettano di scomparire, o fingono di scomparire, celando così una crisi profonda. Spero che non si avveri né l’una né l’altra ipotesi, considerato il simbolismo politico che caratterizza Varese in questa fase.
Ilvo Diamanti, ha analizzato lucidamente il pessimo risultato del centrosinistra nelle recentissime elezioni siciliane. In sostanza, a Palermo i partiti si erano dissolti nella lista di Leoluca Orlando. Finita la sua epoca si sono trovati totalmente privi di ogni capacità di collegamento organico con la società.
Facciamo un supplemento di riflessione prima che sia troppo tardi. Evitiamo le pregiudiziali politiche e personali e costruiamo l’unità progettuale del centrosinistra. La questione delle liste non può che essere anche il frutto di una valutazione di opportunità elettorale da fare tutti insieme.
Se non usiamo questo metodo si perde inesorabilmente. Vedo, infatti, profilarsi il rischio di presentarsi alle elezioni con due candidati sindaco del centrosinistra. Sarebbe una certificazione di resa e di fallimento e trascinerebbe con sé, nella medesima sorte, anche il destino elettorale della Amministrazione provinciale di Varese.
Sono fiducioso che alla fine prevarrà in tutti il senso di responsabilità.
Giuseppe Adamoli
Consigliere Regionale
Segretario del Consiglio
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