Vertenza Inps nei confronti del Teatro,decisione a giugno

Il Teatro di Saronno nel ’96 era stato sanzionato per un importo pari a 177 milioni; dopo la recente sospensione di pagamento la decisione è nella mani del Tribunale di Varese

Non si conoscono ancora i risultati della vertenza Inps nei confronti del Teatro di Saronno spa. Ovvero, il teatro ha ottenuto la sospensione del pagamento della sanzione di 177 milioni di lire, ma la trattazione dell’intera pratica da parte del Tribunale di Varese avverrà nel giugno del 2002. È quanto risposto dall’Amministrazione in un recente consiglio comunale a una interpellanza presentata dal gruppo di minoranza della Lega Nord. La questione era stata sollevata, dallo stesso gruppo di minoranza, nel consiglio comunale dedicato al teatro saronnese, ma il sindaco aveva invitato i consiglieri della Lega a presentare un’interpellanza, in maniera tale che l’amministrazione si potesse meglio documentare sugli ultimi sviluppi.

La vertenza infatti è una questione che riguarda gli anni addietro del Teatro Giuditta Pasta. “La vicenda ha preso il via nel 1996 – ha spiegato l’assessore alle Risorse e Sviluppo Annalisa Renoldi – quando un funzionario si è presentato al teatro per iniziare un’ispezione finalizzata alla verifica delle posizioni lavorative e contributive dei dipendenti e dei collaboratori del teatro di Saronno nel periodo che andava dall’aprile del ’91 al giugno del ‘96”.

La verifica terminò qualche mese dopo. “In questi verbali l’Inps sosteneva la tesi che alcuni collaboratori del teatro – ha illustrato la Renoldi – legati al teatro stesso da un rapporto di prestazione professionale con ritenuta d’acconto, erano invece da considerarsi dei lavoratori dipendenti”. I lavoratori oggetto di questa verifica sono stati 51, di questi 46 erano le maschere in servizio nelle serate di spettacolo, per lo più studenti universitari che effettuavano questi lavori per arrotondare le entrate. Gli studenti venivano chiamati a rotazione grazie a una lista di ragazzi che si erano dati disponibili a svolgere questo compito. Oltre alle maschere sono stati oggetto del verbale anche un’impiegata, una segretaria, un caposala e la direttrice artistica.

“Nei verbali che sono stati notificati, relativamente ai quali il teatro presentava ricorso – spiega la Renoldi – si evidenziava un mancato versamento contributivo sanzionato per un importo complessivo di circa 230 milioni di lire. Successivamente due posizioni sono state sanate e l’importo e sceso a 177 milioni. Questa è infatti la cifra della cartella esattoriale che è stata notificata al teatro all’inizio del 2001; di fronte a tale notifica il teatro ha si è rivolto al tribunale di Varese ribandendo che le motivazioni addotte nel verbale Inps erano da rigettare e dove si chiedeva la sospensione del pagamento”.

La sospensione è così stata ottenuta, ma, salvo ulteriori rinvii, non si saprà nulla fino a giugno del 2002, data in cui dovrebbe avvenire la trattazione della pratica da parte del Tribunale. “È chiaro che prendere una posizione adesso sia prematuro – ha concluso l’assessore – Ritengo opportuno aspettare giugno per vedere come si conclude la vicenda, poi decideremo come muoverci”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Febbraio 2002
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