Visconti: «Non mi arrendo, ci vuole la carta dei servizi sociali»

Il consigliere di minoranza ha presentato un emendamento al bilancio per la costituzione del documento; la discussione di lunedì in consiglio potrebbe essere il suo saluto all’attività politica

Un bilancio dove non viene fatto nulla per i servizi sociali. Questo il conciso commento di Alfredo Visconti, consigliere comunale indipendente di minoranza, riguardo il bilancio di previsione per il 2002 che sarà in discussione lunedì 18 marzo in consiglio comunale. Ed è presentando due emendamenti che il consigliere prosegue la propria lotta. Entrambi i documenti riguardavano delle mozioni presentate a gennaio, e poi bocciate, nelle quali Visconti chiedeva la costruzione di un marciapiede nella via XI febbraio che porta all’ospedale, nonché la costituzione di una carta dei servizi sociali. «Le mozioni furono bocciate e promisi di presentare degli emendamenti se non avessi visto degli impegni precisi a riguardo nelle poste di bilancio» spiega Visconti. E così è stato fatto.

Secondo il consigliere di minoranza nel bilancio non viene data la giusta attenzione al settore dei servizi sociali, ma soltanto dei semplici "contentini" che in sostanza non vogliono dire nulla. Come ad esempio il milione di lire l’anno stanziato per la lotta alla tossicodipendenza o i cinque milioni di lire l’anno per tre anni per la politica degli anziani. «A parte che sono cifre irrisorie, bisogna fare qualcosa di più che stanziare fondi. Nell’emendamento chiedo che dieci mila euro vengano dedicati allo studio di questa carta dei servizi sociali che, come già detto, è necessaria per legge».

Visconti non ha peli sulla lingua a prevedere che questa amministrazione non farà passare gli emendamenti: «Non danno retta alla minoranza e manterranno il bilancio così com’è, tanto pensano che poi, dopo le elezioni, vi saranno ancora loro a governare e potranno fare tutte le variazioni di bilancio che vorranno. Ma non è così che si lavora e io non mi do per vinto». Visconti cinque anni fa era il candidato sindaco a Tradate e il suo cavallo di battaglia era proprio una rivoluzione nel settore dei servizi sociali. Oggi, dopo anche alcuni problemi di salute, sembra proprio convinto a non ricandidarsi, nonostante la richiesta della sua presenza in consiglio sia molto alta sul territorio tradatese. Il consiglio di lunedì sera con la discussione del bilancio potrebbe essere il saluto di Alfredo Visconti all’attività politica della città.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Marzo 2002
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