L’appello di Emergency arriva in consiglio

Il capogruppo del Prc legge in aula l'appello contro la guerra e propone una raccolta di firme

Vigilia della guerra contro l’Iraq? Di certo ci sono gli appelli per la pace e per l’Italia fuori dalla guerra. Un appello che si sta diffondendo in questi giorni è quello di Gino Strada (nella foto) e della sua associazione Emergency. La questione è arrivata anche in consiglio comunale a Busto Arsizio, dove il capogruppo di Rifondazione Comunista Antonio Corrado ha letto l’appello contro la guerra e per la pace e ha promosso in aula una raccolta di firme a cui è stata demandata l’adesione. Una ventina fra i consiglieri e pubblico e anche l’assessore all’ambiente Paola Reguzzoni hanno detto no alla guerra . 
Non c’è stato nessun impegno ufficiale e nessuna votazione, come è prassi secondo lo statuto che non ammette fra gli ordini del giorno discussioni su argomenti non strettamente amministrativi. Oltre all’appello letto, il consigliere di minoranza ha riproposto nella sala esagonale di palazzo Gilardoni anche alcuni passaggi di un recente discorso del medico impegnato a salvare la vita delle vittime dei conflitti in ogni parte del mondo. 
«L’appello di Emergency dice una cosa semplice: fuori l’Italia dalla guerra. Noi non abbiamo nemici né vogliamo averne, non vogliamo portare il nostro Paese nel ping-pong dell’orrore, a districarsi tra un missile e un’autobomba. Non vogliamo questo nell’orizzonte dei nostri figli, non lo vogliamo – si legge nel testo – e non è una questione di destra o di sinistra, crediamo che i cittadini italiani non lo vogliano. La Costituzione italiana all’articolo 11 ripudia la guerra, eppure siamo alla vigilia di una possibile entrata dell’Italia in guerra per la terza volta in pochi anni, in aperta violazione della nostra Costituzione. Io credo che sia importante costringere il Governo e il Parlamento ad ascoltare la voce dei cittadini. Non vogliamo morti, sofferenze, né per noi, né per gli altri. Vogliamo un mondo di solidarietà e di pace. Che l’Italia sia pronta a questo. L’impegno di Emergency continuerà, se questo governo intende portare l’Italia in una nuova avventura di guerra che sarebbe terribile e catastrofica. Non soltanto per il popolo iracheno. Emergency è pronta a chiamare i cittadini senza bandiere politiche a scendere in piazza per dire "pace". Basta guerre»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2002
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