Il condono fiscale? E’ diseducativo

Critiche dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese e Cna Varese – Ticino Olona nei confronti di uno strumento che non considera i “contribuenti onesti”

Riceviamo e pubblichiamo

Al momento della sua nascita l’hanno già battezzato. Anche il condono ha un nome: "definizione automatica per gli anni pregressi", e consente la regolarizzazione "per tutte le imposte concernenti tutti o più periodi d’imposta per i quali i termini per la presentazione delle rispettive dichiarazioni sono scaduti entro il 21 ottobre 2002".

Quindi il condono è arrivato, ma per l’Associazione Artigiani della Provincia di Varese e la Cna Varese – Ticino Olona non è certo un segnale positivo: <L’emergenza finanziaria induce il Governo a far ricorso al condono fiscale – sottolineano i Presidenti delle due associazioni, Giorgio Merletti e Daniele Parolo – ma è un segnale diseducativo, il peggiore che si possa dare ai contribuenti onesti che fanno fronte ai propri obblighi fiscali>.

Le due associazioni, che rappresentano il mondo dell’artigianato e della piccola impresa, non si dimostrano contrarie ad ogni ipotesi di condono fiscale ma sottolineano il fatto che <anziché accelerare il difficile cammino delle riforme si preferisce ancora una volta infilare la scorciatoia del rastrellamento di risorse per fare cassa e, temporaneamente, poter far quadrare i conti pubblici Il condono, quindi, è inopportuno: non si capisce il perché prima dell’attuazione della riforma fiscale già preannunciata nel programma della Casa delle Libertà si sia voluto mettere in campo il condono. Così facendo si va a modificare l’intero assetto dell’economia italiana>.

<Inoltre il Governo si dimentica forse del fatto che Confartigianato e Cna – proseguono i due Presidenti – sono da tempo impegnate nel dare concreta attuazione agli studi di settore, uno strumento che si è dimostrato efficace nel regolarizzare oltre l’80% delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi. Il restante 20% è composto da realtà economicamente marginali che, purtroppo, gli studi di settore non hanno colto. Non vorremmo ripeterci, ma è ormai tempo che il Governo si dia una mossa e si impegni nell’arresto della spirale dell’indebitamento pubblico, alimentato da voraci assalti alle casse dello Stato da parte di chi, sino ad ora, si è sottratto ai sacrifici e alle responsabilità nei confronti della spesa pubblica>.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 17 Dicembre 2002
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.