Lo stupefacente viaggio nel mondo del divertimento

Una giornata dedicata alla prevenzione e alle strategie per conoscere e affrontare il problema della droga nella nostra provincia. Discobus, un progetto di dialogo e prevenzione

Si è svolta a villa Recalcati una giornata dedicata al mondo della droga in provincia di Varese, dal titolo "Lo stupefacente Viaggio nel mondo del divertimento ", promossa dalla Cooperativa Lotta Contro L’Emarginazione, patrocinata dalla Provincia di Varese e l’Assessorato per le politiche sociali. Obiettivo della giornata lanciare un messaggio per affrontare il problema della droga in modo globale, attraverso la coordinazione di tutte le istituzioni: aziende sanitarie, servizi sociali, forze dell’ordine e cooperative che gestiscono le unità di strada.

Nel corso del convegno sono stati analizzati gli "stili di consumo" delle sostanze stupefacenti nella provincia di Varese, in riferimento soprattutto ai luoghi dello svago e del divertimento, come discoteche, pub e concerti.

Il dottor Gori, Presidente del Centro di Farmacologia Comportamentale e delle Tossicodipendenze dell’Università di Milano, ha chiarito fin dal principio che il problema non è legato al disagio o all’emarginazione, ma riguarda tutti gli strati della società. Gori nel suo intervento si è espresso contro le campagne di "demonizzazione" delle droghe, che spesso non aiutano a risolvere i problemi, giudicando molto più efficaci le opere di informazione precisa ed accurata. Spazio è stato dedicato all’Extasy, ( nella foto) una droga di cui si conosce molo poco, soprattutto per le sue infinite varianti (se ne conoscono oltre 800), e quindi più pericolosa perché si ignorano gli effetti, non a caso una delle ultime "pasticche" uscite sul mercato ha mietuto in Europa già parecchie vittime.

Organizzatrice della giornata la Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, una realtà presente sul nostro territorio da due anni, che propone un servizio di informazione sulle droghe destinato ai giovani.
Roberta Bettoni, coordinatrice della cooperativa, ci ha descritto i modi con i quali gli operatori avvicinano i giovani informandoli dei pericoli legati alle sostanze stupefacenti in circolazione: innanzitutto con il "Discobus", un furgone che fa la spola tra i locali e le piazze frequentate nelle sere del week-end, dal momento dell’aperitivo, al ballo in discoteca, al momento del ritorno a casa.

Nella provincia di Varese la richiesta di droga segue una sua "classifica": innanzi tutto l’alcool, la prima sostanza stupefacente consumata dalle nostre parti, e non ancora riconosciuta come "droga" vera e propria. A seguire vengono in ordine le droghe leggere come hashish e marjuana, il popper, e infine le droghe pesanti, cocaina e le "pastiglie".

A parlare con i giovani sono altri giovani, sia operatori che volontari, che utilizzando lo stesso linguaggio e condividendo la stessa "cultura", riescono a far passare più facilmente i messaggi di prevenzione.

L’obiettivo di questo progetto è essenzialmente quello di ridurre i rischi connessi allo stile di vita di chi assume le sostanze stupefacenti, siano essi legati ad una sostanza, o derivati, come gli incidenti automobilistici, la possibilità di contrarre malattie, etc..

Il Discobus utilizza vari strumenti, come banchetti, opuscoli informativi, e anche proposte di animazione (c’è anche un servizio tatuaggi e una cartomante) attraverso cui si cerca di instaurare un rapporto di fiducia con i giovani, per sensibilizzare e far prendere coscienza dei rischi connessi all’uso e l’abuso delle droghe, ma anche per aiutare in concreto chi avesse un problema di droga da risolvere, o chi non sapesse di "avere un problema".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Dicembre 2002
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