Torna al lavoro Barbara Panzeri, l’eroina dell’articolo 18

Torna al lavoro Barbara Panzeri, l’infermeria della casa di riposo Columbus di Cuvio, licenziata per la sua militanza nella Cgil. Venerdì’ mattina, davanti al giudice del lavoro, azienda e sindacato hanno firmato un verbale di conciliazione tra la parti, che prevede il reintegro definitivo della lavoratrice, e un impegno a mantenere corrette relazioni sindacali.
Termina così una vicenda che aveva assunto una forte valenza simbolica. Licenziata una prima volta all’inizio del 2002, reintegrata in marzo e nuovamente espulsa in aprile, Barbara Panzeri salì anche sul palco della manifestazione della Cgil, il 23 marzo 2002, davanti a due milioni di persone, raccontando la sua storia e diventando l’emblema della battaglia a difesa dell’articolo 18, in provincia di Varese.
La casa di riposo, allora diretta da Franco Carnevali, l’aveva licenziata per motivi disciplinari. Ma l’infermiera si era sempre difesa, accusando il direttore della struttura di averla punita, a causa del suo ruolo di sindacalista. Un’accusa giustificata anche dall’affissione di volantini in mensa, con insulti alle delegate. Il rapporto di Carnevali nei confronti della sua stessa azienda si era incrinata anche dopo la pubblicazione su Varesenews di alcune pagine web contenute nel suo sito Internet personale, in cui mostrava immagini scattate a degenti della casa di riposo.
La Casa di riposo Columbus ha successivamente sostituito il vecchio responsabile con un nuovo direttore, Luciano Zerboni. Ed è proprio quest’ultimo che ha firmato il verbale di conciliazione insieme a Doriano Battstin, segretario della sanità della Cgil di Varese.